Genova – Saranno le intercettazioni telefoniche e l’analisi dei tabulati a fornire le prove necessarie a proseguire le indagini sul maxi sequestro da oltre 400 chili di cocaina purissima avvenuto al terminal PSA del Porto di Voltri.
Il camallo di 50 anni arrestato mentre cercava di portare via i borsoni contenenti i pani di coca purissima, del valore di oltre 30 milioni di euro avrebbe infatti filmato e fotografato l’interno del container e la droga, probabilmente con l’intenzione di inviare foto e video ai trafficanti e dimostrare che la droga era arrivata e il suo confezionamento e quantitativo. Una sorta di garanzia nel caso di contestazioni sul quantitativo arrivato.
L’uomo avrebbe inviato il materiale ad alcuni numeri telefonici via whatsapp e quindi gli inquirenti sperano di individuare ed arrestare i complici.
Verso l’archiviazione per “suicidio” invece, l’indagine sul ritrovamento, a bordo della nave MSC Adelaide, che trasportava il container con la droga, del corpo senza vita di un marittimo di origine serba. L’uomo, trovato con la gola tagliata, si sarebbe “suicidato”.
Una tesi che non convince i familiari.