Genova – Obbligo di super green pass, da questa mattina, per chi ha compiuto i 50 anni, per entrare al lavoro. Scatta oggi il provvedimento che obbliga il datore di lavoro di verificare che il dipendente, pubblico o privato, sia in possesso di certificazione sanitaria “rafforzata” che si ottiene solo ed esclusivamente con vaccino o con guarigione da meno di 4 mesi dal covid.
Il super green pass è previsto dal 1 febbraio ma da oggi, per entrare sul posto di lavoro è necessario possederlo e non si rischia più solo una generica sanzione da 100 euro ma scatta la sospensione dal lavoro senza retribuzione.
In caso di controlli sia il datore di lavoro che il dipendente verranno sanzionati in modo pesante.
La norma non prevede il licenziamento esplicito ma molti osservatori fanno notare che, laddove il dipendente non si metta in regola con le normative sanitarie obbligatorie, potrebbe essere accertabile la cessazione del rapporto di fiducia tra il datore di lavoro e il lavoratore stesso che può portare, in sede di Giudizio, al licenziamento per giusta causa.
Ieri il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti aveva parlato di “scelta che abbiamo condiviso in pieno, dato che da parte nostra si è sempre sostenuto la necessità di introdurre l’obbligo del vaccino anti Covid, soprattutto per determinate categorie o fasce di età” riferendosi all’obbligo del green pass rafforzato sul posto di lavoro.
“I dati che osserviamo giorno dopo giorno – ha spiegato Toti – ci confermano che gli over 50 sono la categoria maggiormente a rischio di complicanze, anche molto gravi, in caso di contagio. In Liguria a oggi risultano circa 68mila over 50 non vaccinati. Ovviamente solo una parte di questi è in età lavorativa, e tra questi circa 68mila c’è sicuramente una parte ha contratto il Covid ed è guarito, ed è quindi in possesso del green pass rafforzato da guarigione, e una parte esentata dal vaccino per motivi di salute”.