La Spezia – La rottura di un tubo dell’acqua ha causato il crollo di parte del soffitto e l’allagamento del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Sant’Andrea della Spezia.E’ accaduto nel pomeriggio di ieri, lunedì 14 febbraio.
A rompersi è stato una tubazione dell’acqua calda che ha causato l’allagamento delle due sale del reparto di Ostetricia e Ginecologia del secondo piano del blocco operatorio.
L’infiltrazione ha fatto cedere parte del soffitto di uno dei corridoi del reparto e ha interessato anche la sala operatoria del primo piano.
Le squadre di pulizia sono prontamente intervenute per la bonifica degli ambienti, ritornati accessibili già nel corso della notte.
Per ragioni di sicurezza e tutela delle pazienti e degli operatori, si è comunque deciso, in accordo con la direzione di presidio e il direttore della struttura, di trasferire temporaneamente le sale, operatoria e parto, in quelle destinate alla chirurgia specialistica del primo piano.
Stamattina, individuato il guasto, il tubo è stato riparato e si prevede che entro le prossime 24/48 le due sale saranno restituite a Ginecologia.
Il presidente del Consiglio regionale della Liguria, GianMarco Medusei ha commentato la notizia con un post sui social
“Ieri sera all’ospedale Sant’Andrea il corridoio della sala parto di Ostetricia si è allagato per la rottura della tubatura dell’acqua calda, con disagi per i pazienti e per il personale sanitario che ringrazio. Fino alla riparazione della perdita, le partorienti verranno portate nella sala operatoria della chirurgia specialistica del primo piano.
Ripari da una parte e si rompe dall’altra, a causa di impianti vecchi. Servono interventi urgenti perché il 2027 (la data in cui dovrebbe essere pronto, sempre senza eventuali intoppi, il nuovo ospedale) è molto lontano. Devono essere subito sbloccati i fondi ministeriali ex articolo 20 per destinatarli immediatamente al Sant’Andrea.
Un conto è la strumentalizzazione politica, un conto è la realtà che è sotto gli occhi di tutti. Non entro nella polemica su come si sia arrivati in tanti anni a questa situazione infrastrutturale, sulla quale ci sarebbe ampiamente da discutere, ma ora è il momento dei fatti immediati da parte di tutti”.