La Spezia – La crisi energetica che si potrebbe innescare per la guerra in Ucraina non riaccenderà la centrale elettrica a carbone. A garantirlo il sindaco di La Spezia, Pierluigi Peracchini che sottolinea come la centrale Enel non abbia più l’AIA per produrre energia a carbone.
“In queste ore sto seguendo con grande apprensione le vicende che riguardano l’Ucraina ed è incomprensibile che nel momento in cui ci lasciamo alle spalle una pandemia che ha causato nel mondo quasi sei milioni di morti, assistiamo ad una guerra alle porte dell’Europa che lascia attoniti gli italiani e gli europei tutti – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – questo repentino cambio di scenario internazionale nei rapporti fra Russia e Ucraina riguarda tutti e chiama in causa anche la questione energetica italiana tanto che questa mattina, da parte del Capo del Governo, si è arrivati a paventare il riutilizzo delle centrali a carbone per la produzione del fabbisogno energetico del Paese. Questo annuncio ha gettato nell’incertezza e sconforto la cittadinanza spezzina perché abbiamo appena raggiunto lo storico risultato, al 31 dicembre 2021, della cessione della produzione a carbone nella centrale Eugenio Montale. E’ necessario chiarire che la Centrale della Spezia non ha più l’Autorizzazione Integrata Ambientale per produrre energia con il carbone, e la sua riattivazione presupporrebbe un iter amministrativo lungo e complesso, nonché adeguamenti tecnici ed economici che attualmente risulterebbero molto difficili da raggiungere, soprattutto in tempi ragionevoli per far fronte a un’eventuale emergenza nazionale. Inoltre, con la Variante al Piano Urbanistico Comunale deliberata dalla Giunta e dal Consiglio Comunale, non è più possibile produrre in tempi “normali” energia da combustibili fossili. E’ bene anche ricordare che tutte le centrali a carbone in Italia hanno prodotto energia per il 4.9% del totale del fabbisogno nazionale, ed è irrealistico sostenere che la nostra ex centrale oggi sia diventata improvvisamente indispensabile e strategica. L’auspicio è che, se necessario, si guardi immediatamente alle centrali con maggiore potenza ed efficacia nel Paese e che hanno richiesto come noto un potenziamento della produzione, senza ulteriori allarmismi. L’Amministrazione continuerà a monitorare la situazione al fine di tutelare sempre gli spezzini e tutto il territorio.”