Genova – Oggi lunedì 25 aprile, il Comune di Genova celebra il 77° Anniversario della Liberazione: dopo due anni di limitazioni pandemiche, tornano in presenza e aperte alla cittadinanza le tradizionali deposizioni di corone, cortei e la cerimonia finale in piazza Matteotti. Il sindaco Marco Bucci parteciperà a tutte le iniziative. L’orazione commemorativa sarà affidata a Giovanni Maria Flick, presidente Emerito della Corte Costituzionale.
Le celebrazioni si apriranno alle 8 nel cimitero monumentale di Staglieno con la formazione di un corteo e la deposizione di corone al campo israelitico, ai monumenti dedicati agli internati e ai deportati nei lager nazisti, al sacrario Trento e Trieste e, alle 8.50, al campo dei Caduti Partigiani dove verrà celebrata una Santa Messa in suffragio.
Le commemorazioni proseguiranno alle 10 con un raduno in piazza della Vittoria (lato via Cadorna) da dove, alle 10.15, un corteo accompagnato da esecuzioni della Filarmonica Sestrese partirà per raggiungere, alle 10.30, il ponte Monumentale dove verranno deposte corone al sacrario dei caduti partigiani e si terrà la lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Città di Genova e dell’Atto di Resa delle truppe tedesche.
Il corteo arriverà poi in largo Pertini per deporre altre corone e infine raggiungerà piazza Matteotti dove, alle 11.15, il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti porteranno i loro saluti. L’orazione commemorativa sarà tenuta da Giovanni Maria Flick, Presidente Emerito della Corte Costituzionale.
Da piazza Matteotti sarà trasmessa la cerimonia in diretta streaming su Genoa Municipality, pagina Facebook ufficiale del Comune di Genova.
Dalle 10 alle 19, il Museo del Risorgimento Istituto Mazziniano di via Lomellini 11 offrirà un’apertura straordinaria con ingresso libero e la possibilità di ammirare l’Atto di Resa delle truppe tedesche firmato a Genova il 25 aprile 1945 dal generale Gunther Meinhold a Villa Migone.
Si è trattato dell’unico caso europeo in cui un corpo d’armata tedesco si sia arreso a formazioni partigiane. Verranno mostrati anche due bandiere e alcuni manifesti della Resistenza tutti appartenenti alla collezione del Museo.