Lanterna di Genova
Genova – Potrebbero essersi traditi pagando i biglietti di ingresso con una carta di credito prepagata ma con nominativo i tre base jumpers illegali che nei giorni scorsi si sono lanciati senza autorizzazioni – e mettendo a rischio la loro vita e quella di altri visitatori – dalla Lanterna.
I tre, due uomini ed una donna, si sono mischiati tra i turisti e sono stati ripresi mentre accedono alla biglietteria ma, ancor peggio, invece di pagare in contanti hanno comprato i biglietti pagando con la carta di credito.
Una volta avuto accesso alla struttura hanno raggiunto il punto più alto del monumento genovese e si sono lanciati di sotto con i paracadute.
Una manovra estrema che poteva finire in tragedia visto che, in caso di malfunzionamento, non avrebbero potuto procedere ad alcuna misura di emergenza come invece accade nello sport del paracadutismo “legale”.
Un “tuffo” ripreso da telecamere dei giovani base jumpers illegali, che probabilmente le diffonderanno sulla Rete per qualche clic in più, ma anche dalle telecamere di sorveglianza che hanno poi immortalato i tre che salivano su un furgone grigio con targa francese.
Le forze dell’ordine stanno indagando e i reati contestati potrebbero essere molto pesanti.
Si va dall’attentato alla sicurezza dei Trasporti ad una serie di violazioni da codice penale per la sicurezza del Porto di Genova.
Il nominativo della persona che ha pagato con la carta di credito è già sul tavolo del magistrato che segue il caso e che ora ha disposto una richiesta (rogatoria) internazionale per conoscere l’identità del titolare.
Le immagini delle videocamere potrebbero inchiodarlo e le ricerche sui complici potrebbero essere molto semplici.
La “carriera” dei base jumpers illegali che si sono tuffati dalla Lanterna potrebbe quindi subire una brusca frenata.
Pensavano di aver fatto “il colpo” e di fuggire senza lasciare traccia e invece sono caduti nel più banale degli errori.