Quinto giardini giannelliGenova – E’ allarme baby gang e mala-movida per la zona dei giardini di Quinto dove si sta concentrando parte dei gruppi di giovinastri “cacciati” dal centro storico dai controlli serrati e dalla “pressione” esercitata dalle forze dell’ordine.
Dopo la notizia delle risse e dei danneggiamenti a barche sulla spiaggia e auto parcheggiate nelle vie della zona, arriva anche quella di una ragazza di 16 anni picchiata selvaggiamente da un gruppo di ragazze per aver difeso un amico cui era stato rubato un diffusore di musica wireless.
L’episodio è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì nella zona dei giardini dove già sabato sera erano avvenute risse a bottigliate, danneggiamenti alle imbarcazioni sulla spiaggia e alle baracche dei pescatori e alle auto in sosta nella zona della stazione.
Un gruppo di ragazzetti, probabilmente una delle tante baby gang che si raduna nella zona dei Giardini, ha rubato una cassa usata per ascoltare musica ad un ragazzo. Quando questo ha cercato di farsela ridare è stato accerchiato da un gruppo di bulletti e convinto a desistere con minacce e qualche spintone.
A quel punto il ragazzo ha fotografato e ripreso il gruppetto per avere le prove del furto ma è stato scoperto e accerchiato nuovamente.
Quando la ragazza ha cercato di frapporsi per evitare che fosse colpito, è stata trascinata via dalle ragazze del gruppo e aggredita brutalmente con calci e pugni.
Uno dei pugni le ha fracassato il setto nasale costringendola a recarsi in ospedale.
A guidare il gruppetto di ragazze terribili era una 18enne che è stata individuata e denunciata per lesioni gravi insieme ad altri 7 giovinastri.

Restano le perplessità e le proteste dei residenti della zona che ogni sera, specie dalla fine della scuola, vedono bande di ragazzetti che stazionano ad ogni ora del giorno e della notte nella zona dei Giardini di Quinto.
Nascosti sulla spiaggia o sulla scogliera si registrano episodi di spaccio, violenze, maxi bevute con consumo di stupefacenti e musica a tutto volume.
Chi si “ribella”, come i pescatori della spiaggia, subisce danni e vandalismi alle barche e alle attrezzature così come chi si azzarda a urlare qualcosa dalla finestra scatena la “vendetta” delle bande con calci e pugni alle auto in sosta nella zona.
Una situazione sempre più complessa che – secondo le denunce dei residenti – sarebbe acuita dallo spostamento, durante le ore notturne, delle forze dell’ordine sulla zona del centro storico. Una “coperta corta” che lascerebbe scoperta una zona o l’altra.
Gli abitanti della zona rifiutano anche la catalogazione “etnica” degli autori delle intemperanze.
“Facile far pensare a teste calde isolate – spiegano – Qui arrivano figli di immigrati come ragazzi della “Genova bene”. Bevono, si drogano e poi ne fanno di tutti i colori. Non è un problema razziale ma di controllo del territorio”.