Genova – Uno sciame di api non originarie del nostro Paese è “sbarcato” nel Porto che si conferma ancora una volta porta di ingressi di merci varie ma anche di “infiltrazioni” aliene per quanto concerne la biodiversità.
A segnalare la scoperta, inizialmente scambiando lo sciame per una normale famiglia di api in fuga, il personale dell’area portuale del terminal Sech a Calata Sanità, vicino all’imbarco dei traghetti da e per la Tunisia, particolare che ha influito su un primo “scambio” di tipo di insetto.
Le foto dello sciame sono state inviate alle associazioni degli apicoltori – che offrono un encomiabile e gratuito servizio di recupero delle api – e sono iniziati i dubbi formulati dagli esperti dell’associazione AlpaMiele che riunisce moltissimi apicoltori della Liguria.
Le api, per quanto “simili” alle nostrane, avevano qualcosa che ha indotto ad un approfondimento che dapprima ha fatto pensare ad uno sciame di api africane ma poi gli esperti hanno corretto il tiro su una più probabile famiglia di api del genere “florea” tipiche della zona della Thailandia e Cambogia.
Un gruppo di esperti sta raggiungendo l’area del ritrovamento per verificare e accertare l’identificazione.
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