Genova – La battaglia contro lo sversamento di idrocarburi nel torrente Varenna continua e nonostante gli interventi ripetuti dei vigili del fuoco e dei tecnici Eni (che ha ammesso il problema) sostanze oleose continuano a fluire nel letto del torrente facendo temere qualcosa di più di una perdita temporanea.
Intanto la Procura della Repubblica di Genova ha posso sotto sequestro parte dell’impianto Eni per le dovute perizie ed ha aperto un fascicolo di indagine con l’ipotesi di inquinamento colposo.
Le acque del Varenna sono state deviate e nelle poche pozze rimaste sono ancora posizionate le panne assorbi-idrocarburi che da giorni stanno raccogliendo la sostanza oleosa che dovrebbe essere fuoriuscita dall’impianto Eni ma che potrebbe in realtà rappresentare solo parte del problema visto che si sospetta la presenza di una perdita più grande.
L’azienda aveva già ammesso la fuoriuscita di idrocarburi quantificando però la la perdita in circa quattro mila litri ma secondo le prime stime si tratterebbe di un quantitativo molto maggiore.
Intanto cresce la protesta dei residenti del quartiere e degli ambientalisti che chiedono controlli severi e che la bonifica venga effettuata sino all’ultima goccia di sostanza inquinante e a totale carico del “colpevole”.