Luca BizzarriGenova – Non si placano le polemiche per la sostituzione di Luca Bizzarri dall’incarico di presidente della Fondazione Palazzo Ducale di Genova e l’attore genovese, ricordando di non aver avuto gettone di presenza per l’incarico e di aver dunque lavorato gratis, usa parole di fuoco contro il sindaco Marco Bucci considerato l’autore della decisione anche se le battute contro il leader della Lega Salvini potrebbero non aver giocato “a favore”.

“In quanto al motivo del cambiamento – ha scritto Luca Bizzarri in un post affidato ai social – assodato il fatto che sono stati raggiunti ottimi e insperati risultati in questi complicatissimi anni, mi è stato fatto un discorso su quanto tutti siamo precari a questo mondo, discorso che terrò nel cuore quando dovrò inventarmi delle scuse poco plausibili“.

Il sospetto che qualcosa non filasse per il verso giusto nella riconferma di Bizzarri alla guida di Palazzo Ducale, scelta fatta inizialmente dall’ormai ex assessore alla Cultura Ilaria Cavo (come ricorda lo stesso Bizzarri) era nell’aria già da qualche giorno e Bizzarri, nei suoi interventi giornalieri sui social lo aveva detto, attendendo però la giustificazione visto che Palazzo Ducale ha brillantemente superato un periodo complicato come quello della pandemia proponendo mostre di grande richiamo e interesse riconosciuto un pò ovunque.
La “sentenza” è arrivata nel pomeriggio di ieri, come una sorta di regolamento dei conti.

“Mi ha appena chiamato il sindaco Bucci per comunicarmi che il cda di Palazzo Ducale è stato riformato e che io non ne farò più parte – scrive Bizzarri – Il sindaco ha tenuto a ringraziarmi per il lavoro svolto e io ricambio il ringraziamento per l’opportunità che mi è stata data da lui, da Giovanni Toti ma soprattutto da chi mi ha davvero voluto lì: Ilaria Cavo, senza di lei non sarebbe successo nulla. Grazie davvero, Ilaria, e in bocca al lupo”.

“Ho conosciuto un mondo che non conoscevo – ha scritto ancora Bizzarri – dove la mia presenza ha dato spesso fastidio perché, al di là di non avere niente da perdere, ero uno dei pochi che non avesse nulla da guadagnare, da nessun punto di vista, sia economico che narcisistico. Palazzo Ducale è una struttura complessa, delicata, e ci tengo a ringraziare ogni lavoratore, ogni manutentore, ogni dirigente e ogni collaboratore”.

“La squadra del Palazzo – scrive ancora l’attore – è una vera ricchezza per la città, e ognuno di loro me lo ha dimostrato in questi anni in cui ogni difficoltà è stata affrontata con uno spirito di sacrificio e un attaccamento al lavoro encomiabile. Finisco il mio lavoro con la certezza di aver dato il massimo, di aver avuto qualche notte insonne, di aver fatto qualche errore e di essermi tolto più di una soddisfazione. C’è una nuova sala teatrale che senza sto rompicoglioni sarebbe rimasta una discarica, c’è un progetto avviato perché la Torre Grimaldina un giorno sia aperta e visitabile”.

Ci sono poi le parole che fanno temere che l’epurazione possa proseguire ben oltre i vertici della Fondazione

“Spero che il nuovo cda potrà lavorare al massimo per la città, così come spero sia tenuta in grande considerazione la persona che ha contribuito più di tutti (e a volte contro molti) alla rinascita e al consolidamento strutturale e culturale del Palazzo: Serena Bertolucci. Lei è stata ed è una professionista vera, seria e preparata in un ambito e in una città dove troppe volte con la scusa della cultura si soddisfano ambizioni personali o, peggio, si fanno affari”.

Per Bertolucci le parole più affettuose e di ringraziamento

“C’è un’amica in più, una confidente – scrive Bizzarri – c’è Serena che mi ha insegnato la sua passione, mi ha fatto innamorare del suo lavoro, mi ha tenuto fuori dai guai, e alla fine di questo viaggio tiro le somme e sono felice”.

Resta da capire, quindi, quale sarà il futuro della Direttrice di Palazzo Ducale, vera chiave di volta del nuovo corso avviato con la collaborazione ed il sostegno di Bizzarri.
Interventi che hanno saputo “trasformare” il palazzo da mero contenitore di mostre di grande richiamo scoprendo anche la ricchezza di proposte giovani e non sempre “ben viste” ma che hanno vinto la scommessa in un periodo difficilissimo come quello della pandemia.
Un futuro che, però, sembra condensato nelle parole scelte dalla diretta interessata in un post sui social di poche ore fa:

“- Oh oh …
– Non dirmelo… stiamo andando verso un’altissima cascata.
– Già.
– Con massi appuntiti?
– È un classico.
-… e andiamo!
La migliore altissima cascata di sempre. Grazie”

Appena circolata la notizia della nomina del nuovo Cda, infatti sono partite voci sulle possibili dimissioni di Bertolucci.
Interpellata dall’ANSA, la direttrice ha risposto con un secco “no comment”.
Bertolucci, per la grande esperienza, lo spessore culturale e la capacità innovativa, è richiesta ovunque, in Italia e all’estero.