Genova – Il quartiere di Voltri è il primo – e sino ad ora unico – a ribellarsi agli atti di teppismo pseudo sportivo e a ripristinare i muri imbrattati da vandali mascherai da tifosi.
Il ponte sul fiume Leira, imbrattato con i colori di una delle squadre cittadine lo scorso 17 ottobre, è stato ridipinto e le tracce delle vernici usate dai teppisti sono state cancellate.
Si tratta del primo intervento di questo genere in città dove il fenomeno del vandalismo pseudo tifoso dilaga senza più alcun controllo e nel silenzio colpevole di chi dovrebbe invece condannare – se non contrastare – questo deriva.
Nella notte del 16 ottobre ignoti teppisti mascherati da tifosi avevano imbrattato il ponte con la scusa della partigianeria calcistica ma invece di “tollerare” o peggio giustificare l’imbrattamento dei muri della struttura, proprio davanti al Municipio e agli uffici della Polizia Locale, il ponte è stato riverniciato e le tracce dei teppisti cancellate.
Un gesto simbolico che ha scatenato il plauso di chi non riesce a capire perché il ripetersi di veri e propri atti di teppismo vengano tollerati e perché nessuno stigmatizzi il comportamento di finti tifosi che non hanno altro da fare che lordare la città con i colori della propria squadra del cuore. Un atteggiamento “condiviso” dalle parti meno nobili delle tifoserie di entrambe le squadre cittadine in una competizione insensata e criminale “a chi la fa più grossa”.
Il tutto nell’apparente silenzio delle istituzioni che sembrano non accorgersi che, uno dopo l’altro, tutti i quartieri cittadini vengono vandalizzati.
La risposta di Voltri è un bell’esempio di attaccamento al quartiere e di lotta al degrado che dovrebbe essere seguito in tutta la città.
il ponte imbrattato dai teppisti