Chiavari (Genova) – Ancora un rinvio per il deposito della super perizia che potrebbe far luce sull’omicidio, sino ad ora irrisolto, di Nadia Cella, la ragazza di 24 anni uccisa nell’ufficio del commercialista Marco Soracco il 6 maggio del 1996.
Il super-perito ha infatti chiesto un ulteriore rinvio della scadenza dei tempi per la consegna del suo lavoro che potrebbe a questo punto arrivare non prima dell’inizio del nuovo anno.
Un ennesimo rinvio che ne segue molti altri e che fa sospettare che le verifiche sui campioni di oltre 26 anni fa sia più complesso di quanto immaginato inizialmente.
Nei laboratori sono presenti i campioni di materiale genetico trovato sul luogo del delitto e che non hanno mai dato “risposte” e quelli prelevati dall’attuale indagata per l’omicidio. Una donna che era già entrata nelle indagini 26 anni fa ma ne era uscita senza contestazioni.
Il ritrovamento di altre possibili prove aveva fatto riaprire il caso e avviato nuove perizie che, però, sono attese ormai da mesi.
A rimettere in discussione il ruolo dell’attuale indagata una telefonata anonima registrata dalla segreteria telefonica dello studio dove è avvenuto l’omicidio.
La voce di una persona mai identificata racconta di un incontro, il giorno del delitto e sotto l’ufficio dove è avvenuto il delitto, di alcune donne e l’attuale indagata che sarebbe stata vista “sporca” e mentre sembrava voler nascondere qualcosa nello scooter con il quale si spostava.
Veicolo sequestrato 25 anni dopo alla sospettata e sottoposto alle analisi genetiche di cui, al momento, non si ha ancora notizia.