Genova – Intorno alle 9:30 di questa mattina nella zona di Borgo Incrociati due operai edili sono saliti sulla grande gru presente sul posto per i cantiere di costruzione della nuova sede Iren, ed hanno minacciato di gettarsi di sotto se non verranno sbloccati i loro stipendi.
Sul luogo sono arrivati i vigili del fuoco, la polizia e i sanitari del 118 che, dopo alcune trattative, li hanno convinti a scendere autonomamente.
Le persone sono poi state trasportate all’ospedale di San Martino dall’ambulanza.
I due lavoratori, spinti dalla disperazione per non aver ricevuto lo stipendio si sono arrampicati sulla gru nel cantiere edile IREN (ex Poste) dove sta operando la Cosmo, storica azienda del panorama edile genovese, realtà che sta subendo un periodo di forte crisi dal destino incerto.
In questo quadro – secondo la denuncia della Fillea Cgil : “nel cantiere si avvicendano ditte provenienti da ogni parte d’Italia per la maggior parte non iscritte alla Cassa edile genovese e pertanto molto difficili da monitorare sia dal punto di vista della regolarità contributiva sia rispetto alle tutele ai dipendenti su salute e sicurezza sul lavoro”.
In questa vicenda la Fillea Cgil chiede alla committenza, Iren, di onorare gli impegni nei confronti della Cosmo in modo da non dare alibi all’azienda nel non pagare le retribuzioni ai propri dipendenti .
“I gesti di disperazione ai quali stiamo assistendo sono il drammatico esempio di una realtà, quella delle costruzioni, dove andrebbero implementate le regole, non diminuite. Il Governo invece ha introdotto l’appalto a grappolo ossia la possibilità di parcellizzare le lavorazioni in una catena infinita che ha un inizio ma della quale è difficilissimo vedere la fine, con il risultato – dichiara Federico Pezzoli Segretario Generale Fillea Cgil Genova e Liguria – che gli strumenti che si hanno a disposizione per tutelare i lavoratori spesso non sono sufficienti”