Genova – Un presidio per protestare contro l’esposto presentato per chiedere la rimozione della bandiera del Genoa dagli scogli di Boccadasse e, probabilmente, una nuova azione “dimostrativa” per far tornare il vessillo al suo posto. Il tam tam dei tifosi del Genoa sta trasmettendo con sempre maggior intensità l’appuntamento fissato per la giornata di oggi, nel borgo marinaro più celebre della città.
Alle 14 si raduneranno nel borgo per manifestare la solidarietà della tifoseria ai due anziani pescatori che potrebbero passare dei guai per essersi assunti la paternità dell’installazione (precisando che risalirebbe addirittura ai tempi della Seconda Guerra Mondiale) e potrebbe scattare un “blitz” per riportare la bandiera della squadra sullo stesso scoglio dove sventolerebbe – secondo le testimonianze – addirittura dal 1974.
Difesa della bandiera o nuova violazione sarà la magistratura a stabilirlo ma è chiaro che la tifoseria rossoblu non sembra preoccupata per l’esito legale della diatriba: la bandiera deve tornare al suo posto.
Non resta che attendere l’orario dell’appuntamento e la risposta che vorranno dare le forze dell’ordine considerato che l’esposto non è ancora stato archiviato e la Giustizia non ha ancora fatto il suo corso prendendo una decisione in merito.
La questione nodale, infatti, non è la presenza o meno della bandiera ma se, per posizionarla, sia stato realizzato o meno un “abuso” che ha modificato la natura dello scoglio, ovvero se il cemento e il metallo presenti oggi, sono stati posizionati in periodo bellico e sono dunque oggetto di amnistia o prescrizione oppure se, nel tempo, qualcuno abbia aggiunto materiale configurando un illecito.
Una questione tutt’altro che secondaria in un Paese che, nel bene e nel male, ha ancora delle Leggi e dovrebbe farle rispettare. Con buona pace dei tifosi di ogni parte e colore.