Ventimiglia (Imperia) – Continuano a migliorare, seppur lentamente, le condizioni del bambino di 6 anni ricoverato al Gaslini di Genova dopo essere stato massacrato di botte nella casa dei nonni, a Ventimiglia e nelle prossime ore, se i medici daranno il benestare, verrà ascoltato dagli inquirenti per cercare di ricostruire quello che è successo quel terribile 19 dicembre quando, in compagnia dei nonni nell’abitazione di via Gallardi, potrebbe essere stato massacrato di botte.
Un’audizione “protetta”, quella del bambini, con la presenza di uno psicologo, per cercare di non traumatizzare troppo il piccolo che ancora soffre per quanto avvenuto.
Si tenterà di accertare come si siano svolti i fatti ma, soprattutto, quali siano gli antefatti del violento pestaggio di cui è accusato il nonno acquisito, 75 anni, e per il quale è indagata anche la nonna, 67 anni.
Verrà ascoltato anche il fratellino di 4 anni e sempre nel tentativo di fare chiarezza sul comportamento del nonno acquisito e se in passato vi siano state altre aggressioni ed altri episodi di violenza e di quale genere.
Il nonno acquisito ha infatti rilasciato parziali ammissioni su quanto avvenuto il 19 dicembre, sostenendo di aver punito il bambino per aver disobbedito al divieto di entrare in una stanza della casa ma alcuni particolari rendono ancora “nebulosa” la ricostruzione dei fatti ed appare poco verosimile che le violenze subite dal bambino siano state scatenate “solo” dalla sua disobbedienza.
Il piccolo Ryan risponde alle cure e pur essendo in prognosi riservata e sedato per la maggior parte del tempo, i medici lo “risvegliano” ogni tot ore per verificare le risposte del suo fisico agli stimoli naturali.
Durante i brevi risvegli il piccolo ha potuto vedere mamma e papà e ha scambiato alcune parole con i genitori, pur con molte difficoltà.
Il bambino resta comunque “a rischio” avendo subito lesioni a 8 vertebre, la frattura di un braccio, lesioni alla milza, la perforazione di un polmone per una costola fratturata e un trauma cerebrale.