Gli ultimi giorni di gennaio sono chiamati “Giorni della Merla” e, secondo la tradizione contadina, offrono la possibilità di sapere, in anteprima, come sarà la Primavera in arrivo.
In pratica, se i giorni che vanno dal 29 al 31 gennaio saranno molto freddi, la Primavera entrante sarà invece caratterizzata da temperature miti.
C’è addirittura chi crede che i Giorni della Merla corrispondano ognuno ai tre mesi della Primavera e quindi, a seconda del tempo e delle temperature dei giorni 29 – 30 e 31 gennaio si possa prevedere l’andamento meteo dei mesi di marzo, aprile e maggio.
Le storie sui Giorni della Merla, in realtà, sono tante e si può dire che ogni regione italiana abbia la sua tradizione.
C’è chi fa risalire tutto al fatto che la merla potrebbe essere una messaggera degli dei latini e il suo arrivo, accompagnato da temperature buone o particolarmente rigide annuncerebbe l’apparizione della Primavera e chi invece fa risalire tutto alla storia secondo la quale, nei giorni più freddi dell’anno, la merla, in origine dal piumaggio candido e bianco, si nasconda nei comignoli per stare al caldo e si sporchi le piume.
C’è anche chi, invece, fa risalire il detto ad una disputa tra il mese di gennaio, che inizialmente durava 28 giorni, e la merla.
Per evitare il freddo di gennaio la merla avrebbe deciso di mettere da parte del cibo e di restare nel suo nido fino alla fine del freddo ma il mese avrebbe chiesto a febbraio altri giorni per far durare di più il freddo e punire la merla.
Non tutte le leggende, però, ruotano attorno all’uccellino dal piumaggio scuro.
Un’altra possibile origine del detto risalirebbe al 1700 quando una certa signora Merla dovette attendere i giorni più freddi dell’anno per veder ghiacciare le acque di un fiume per poterlo attraversare e ricongiungersi con il marito.
In questo caso la Merla sarebbe solo il nome di una donna.