Lupo Acquedotto GenovaGenova – E’ stato confermato da esperti l’avvistamento di un esemplare di Lupo sul percorso dell’antico Acquedotto che riforniva la città scendendo dalla Val Bisagno. L’animale è stato fotografato e filmato da Elisa Pezzoli, consigliera del Municipio IV Media Valbisagno, e presidente III Commissione e che proprio nella zona ha una Fattoria Didattica e dunque conosce perfettamente la località dell’avvistamento.
Il Lupo in ValBisagno non è una novità assoluta ma l’avvistamento dimostra ancora una volta che la sua presenza non è “sporadica” e che l’occasione, se si rispetta il carattere schivo del lupo e se non ci si fa prendere dal panico, è indimenticabile e assolutamente priva di qualunque tipo di pericolo se si rispettano le basilari regole di comportamento quando si incontra un animale selvatico.

“I lettori di LiguriaOggi.it – spiega Ugo De Cresi, naturalista che da anni segue i lupi della Liguria – hanno avuto la possibilità pochi giorni fa di apprendere che è appena cominciato il periodo riproduttivo. La coppia alpha si apparta ed i giovani maschi del secondo anno lasciano la loro famiglia intraprendendo un viaggio che vedrà la loro morte nel 50% dei casi. Un lupo su due muore”.

“Il lupo dell’acquedotto – prosegue De Cresi – sta cercando un “varco”. Un passaggio che non risulti “marcato” territorialmente nè dal suo nè da altri nuclei familiari di lupi.
L’esemplare in particolare lo abbiamo foto-trappolato, insieme alla sua famiglia regolarmente negli ultimi 16 mesi. Insieme alla sua famiglia hanno predato due caprioli ed un cinghiale tra la fine di dicembre 2022 e la fine di gennaio. La famiglia di questo lupo ha ululato tutta insieme la sera del 20 gennaio con inizio alle ore 21.08 in loc. Salita della Chiappa alta. Hanno marcato più volte nel tratto est sotto il Forte Puin.
Fotografati in due occasioni nei pressi del laghetto originati dal Rio Cicala spingendosi sino al limite territoriale in direzione Trensasco”.

Questo lupo disperso probabilmente lascerà la zona stanotte stessa seguendo la direttrice Pino Soprano Gola di Sisa e lì verificheremo se riuscirà a passare le forche caudine della discesa verso Acquafredda e lo snodo di Montoggio come sapete iper presidiato dai nuclei stanziali dei grigi, di Joe Black e del Pentemina.

“L’avvistamento del lupo dell’acquedotto di Genova ci mostra lo spaccato di una società che da una parte fa un passo indietro e sono coloro che abitano vicino alla zona dell’osservazione – spiega ancora De Cresi – intimoriti dalla presenza dell’esemplare ma in forma speculare facciamo due enormi passi avanti grazie alla crescente consapevolezza delle conoscenza di una specie che non interagisce con l’uomo da oltre 150 anni”.
Specifichiamo le periodiche inesattezze.
1) Il lupo non attacca l’uomo nè singolarmente nè in nucleo familiare ( non chiamatelo branco, poichè un branco è la formazione di un gruppo di cani inselvatichitie randagi, mentre i lupi compongo famiglie composti da padre madre figli e zie aiutanti).
2) Non preda nè cani nè gatti avendo una autonomia di fabbisogno energetico sino a 7/10 giorni e godendo di una ampia gamma dietetica.
Un lupo disperso (-un lupo singolo- mangia la qualunque: frutta, rifiuti, carogne e qualsiasi altra fonte di cibo comoda e ove non sia dispendiosa di energie per procurarsela).
Non fate confusione tra la capacità predatoria genetica di un nucleo familiare ed un lupo in “dispersal”.
3) Incontrando un lupo non c’è nessun bisogno nè di battere le mani nè gridare.
E’ semplicemente consigliato di non mostrarsi aggressivi come cn qualsiasi altro animale selvatico o meno.
Nel caso di specie l’esemplare avvistato ha la coda stretta tra le gambe in segno di timore e atteggiamento remissivo.