faina cuccioliCampomorone (Genova) – I volontari dell’Enpa hanno salvato due cuccioli di faina in due diversi interventi nella zona di Campomorone ma a breve distanza l’uno dall’altro. Si tratta probabilmente di una cucciolata che ha perso per qualche motivo la mamma, forse uccisa perché considerata “nociva”.
“Lo scorso weekend – raccontano all’Enpa – siamo stati contattati proprio dal paese di Campomorone, ai piedi della collina su cui sorge il nostro centro: era stato rinvenuto un cucciolo di faina, debole ed esanime, in una zona verde limitrofa alle case. Il piccolo era da recuperare immediatamente prima che fosse troppo tardi! In men che non si dica, l’abbiamo portato al CRAS e rifocillato: si trattava di una femminuccia, disidratata e denutrita. Nemmeno il tempo di rimetterla in sesto che due giorni dopo siamo stati chiamati per un altro cucciolo, poco distante, e in condizioni ancora peggiori! Si trattava indubbiamente di un membro della stessa cucciolata, chiaramente alla madre doveva essere successo qualcosa per spingere i suoi piccoli alla fame e a venire così allo scoperto.
Abbiamo recuperato in pochi minuti anche il secondo, un maschietto, debole, frastornato e malconcio ma molto arrabbiato! Erano entrambi sporchi, ricoperti di zecche e pulci, e sottopeso. Li abbiamo delicatamente lavati, messi al caldo e nutriti: non appena hanno sentito odore di cibo, si sono trasformati in due draghi: dalla fame, quasi divoravano le ciotole! Trattandosi chiaramente di fratello e sorella, li abbiamo riuniti ed è stato meraviglioso osservarli mentre si riconoscevano, si leccavano a vicenda il musetto e iniziavano a giocare e dormire insieme!
Ed eccoli qui, tirati a lucido in tutta la loro bellezza: fuori pericolo, sani e grassottelli già dopo pochi giorni, e soprattutto con la possibilità di crescere insieme e interagire tra di loro senza dare troppa attenzione a noi. Mamma non c’è più, ma restando uniti hanno ottime possibilità di mantenere un carattere selvatico e di tornare in natura a dire la loro! Ma prima dovranno crescere…
Per adesso la paura dell’uomo la hanno, ma confidiamo che ben presto arriverà anche quella “garra” tipica della loro specie”.

Al centro per il recupero degli animali dell’Enpa serve sempre aiuto e chi desidera contribuire può farlo seguendo i suggerimenti contenuti qui https://linktr.ee/crasenpagenova