Genova – Sono in tutto 30 le persone per le quali i Gip che indagano sul maxi fallimento della Qui! Grout (Qui!Ticket) hanno chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per il crac finanziatio più grande della Liguria.
Oltre al patron e fondatore Gregorio Fogliani, a processo andranno vertici e quadri del gruppo che avrebbero commesso reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta al riciclaggio, dalla truffa aggravata all’auto-riciclaggio e al falso in Bilancio.
Ben trenta le cocietà del Gruppo coinvolte nel crack e nelle indagini e poche le speranze per migliaia di esercenti di recuperare le enormi perdite che si sono riversate su piccole e medie aziende magari a conduzione familiare come Bar e Ristoranti.
E proprio con la costituzione di parte civile molte aziende tenteranno di salvare il salvabile e tra loro anche Ministeri ed Enti statali che avevano sottoscritto contratti milionari con l’azienda che gestiva ticket restaurant e benefit esentasse per aziende uffici
Secondo le ultime stime, basate su conteggi comunque parziali, il crack della Qui Group ammonterebbe ad oltre 300 milioni di euro.
Per meglio comprendere la gravità dell’impatto del fallimento basta pensare che bar e ristoranti e locali “anticipavano” merci, cibo e prestazioni a proprio carico per poi ricevere il pagamento dei servizi con ritardi sempre crescenti sino al crack del gruppo che ha messo la parola fine alle già magre speranze di risarcimento.