In Liguria prosegue lo stato di allerta gialla per temporali e nella mattinata si sono registrate forti precipitazioni in diverse zone.
Questo il bilancio diffuso da Regione Liguria con un punto della situazione:
Nella mattinata di oggi l’intero territorio della Liguria è interessato da piogge diffuse, da Ponente a Levante. La zona più colpita è quella centrale della regione, attorno alla città di Genova, con precipitazioni dalla costa all’entroterra e fino al confine con Piemonte ed Emilia. Si sono registrati 63 millimetri in un’ora a Viganego (entroterra di Genova), 90,8 millimetri in tre ore a Barbagelata e 45,8 in appena 30 minuti a Sant’Ilario, nell’estremo levante del capoluogo.
Sono attive diverse celle temporalesche, che hanno causato piogge intense nel savonese (zona di Loano) e nello spezzino. Piogge anche su tutto il resto del territorio regionale, con precipitazioni tra deboli e moderate, ma persistenti. I fenomeni sono comparsi, come previsto, a partire dall’estremo ponente in mattinata.
Al momento risultano segnalati piccoli allagamenti localizzati, ad esempio nel levante genovese, ma nessun danno significativo.
L’allerta gialla per temporali diffusa ieri da Arpal e Protezione civile proseguirà fino alle 24 di oggi, venerdì 30 giugno, sulle zone B, C, E (costa savonese fino a Noli, Città Metropolitana di Genova e provincia della Spezia), fino alle fino alle ore 21 di oggi sulla zona D (Valli savonesi e Stura), mentre è confermata confermata fino alle 18 di oggi sulla zona A (Ponente).
Per quanto riguarda il viadotto autostradale Bisagno, Autostrade per l’Italia comunica quanto segue: ‘La situazione è in sicurezza e sotto controllo, nonostante le forti piogge. Nell’ambito dell’intervento in corso di ristrutturazione del viadotto, sono previste le fasi di smontaggio del ponteggio che, avvenendo in altezza, vengono comunque eseguite con personale tecnico e movieri in viabilità ordinaria proprio per gestire l’eventuale caduta di oggetti. Una delle fasi di smontaggio – conclude Aspi – prevede che la rete di protezione venga messa “in banda”, cioè appunto resti oscillante, per poi, una volta smontato il tavolato, essere rialzata e posta a protezione verticale.