Diga foranea crollata PegliGenova – Una parte della Diga Foranea che difende il porto e la città è crollata improvvisamente e mentre vengono stanziati 1,6 milioni di euro per i primi lavori di messa in sicurezza i Comitati che si oppongono al progetto per la nuova Diga tornano ad avanzare perplessità sulla nuova mega costruzione che potrebbe dover affrontare sfide ambientali “sottostimate”.
Nei giorni scorsi, complice il maltempo, una parte della Diga foranea ha ceduto sotto la forza delle onde della mareggiata che hanno aperto uno squarcio all’altezza di Pegli, in linea con la foce del torrente Varenna. Una “posizione” che potrebbe non essere casuale e dove da tempo erano visibili segni di un cedimento in atto.
I Comitati si domandano come mai non si sia intervenuti prima ma, soprattutto, tornano ad evidenziare forti dubbi sul nuovo mega progetto.

“La Diga è crollata – scrivono sui social i Comitati – non è la prima volta e sempre in quel punto, un caso? Diremmo proprio di no”.

Secondo la denuncia dei Comitati, infatti “in quel tratto dove la diga ha ceduto durante una mareggiata si presume che la parte che ha ceduto sia in asse con il Varenna e questo può far pensare a condizioni geotecniche più difficili che nel resto della diga (materiali fini provenienti dal torrente)”.

“La domanda è scontata proseguono i Comitati – se qua la situazione è resa difficile per un fiume piccolo, siamo sicuri che la nuova diga di Genova sarà molto più stabile avendo essa profondità mai toccate prima?”.

La domanda è rivolta ai tecnici che hanno elaborato il progetto che è in fase di avvio e che prevede la costruzione di una nuova diga foranea, all’esterno di quella presente ora, che poggerà su un fondale molto più alto e con una conformazione della base che preoccupa più di qualche esperto visto che il più noto ed esperto ha già manifestato forti perplessità ed ha abbandonato il posto che aveva nel progetto proprio per le perplessità manifestate ed apparentemente inascoltate.
Sul sito web del Comitato si possono vedere le numerose foto satellitari e riprese video che mostrano l’ammaloramento della Diga visibile già diverso tempo prima dell’evento del crollo.