Genova – Nascondeva armi, munizioni, divise della polizia e droga in cantina il 56enne arrestato dalla polizia in un’abitazione del Cep al termine di controlli e indagini su un giro di spaccio nella zona di Prà, Voltri e Mele.
Gli agenti hanno iniziato a sospettare dell’uomo a seguito di alcune segnalazioni da parte della cittadinanza in merito a situazioni di illegalità diffusa all’interno del quartiere situato nel ponente cittadino e sono stati predisposti dei servizi di monitoraggio della zona da parte del personale della Squadra Mobile della Questura di Genova.
In particolare alcuni movimenti anomali hanno fatto nascere il forte sospetto che all’interno di alcuni appartamenti, in particolare in quello dell’arrestato, potessero essere nascosti stupefacenti o armi.
Nella mattina del 28 settembre, la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza dei reati di detenzione abusiva di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente, un italiano, classe 1967 di origine lombarda, da tempo residente nel capoluogo ligure.
Si è quindi proceduto ad effettuare una perquisizione che ha consentito di rinvenire in una cantina, di cui l’uomo negava inizialmente l’esistenza pur possedendone le chiavi, tre fucili calibro 12 (di cui due con canne mozzate), svariato munizionamento, e una pistola semiautomatica di fabbricazione ungherese cal. 7,65.
All’interno di un borsone sono stati inoltre sequestrati indumenti riconducibili alla Polizia di Stato (divisa, pantaloni, berretti e buffetteria) che avrebbero potuto consentire di fingersi poliziotti.
La perquisizione è stata inoltre estesa presso un box, nel comune di Mele, nella disponibilità dell’uomo ove erano occultati 7 involucri, confezionati in sottovuoto, contenenti 800 grammi di cocaina purissima e un bilancino di precisione.
Sulla scorta del quadro indiziario così raccolto, e fermo restando il generale principio di non colpevolezza fino a sentenza passata in giudicato, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, associato presso il carcere di Marassi in attesa dell’udienza di convalida dinnanzi al G.I.P.
Verifiche sono in corso in merito alla provenienza delle armi e delle divise ed al loro eventuale utilizzo in episodi criminali del passato.
Nel medesimo contesto venivano effettuate ulteriori perquisizioni all’interno del “CEP”.
In particolare veniva perquisita un’abitazione non poco distante dall’appartamento dell’arrestato e venivano rinvenute 16 munizioni di vario calibro; motivo per il quale il proprietario dell’appartamento, italiano classe 1958, veniva denunciato a piede libero per la loro abusiva detenzione.