Genova – Nuovo colpo di scena nelle indagini per l’omicidio avvenuto in un appartamento i via dei Pescatori, alla Foce. Il ragazzino di 17 anni accusato – reo confesso – del delitto ha “cambiato” versione sostenendo che quel pomeriggio si era effettivamente recato in casa di Ahmed Chawqui, 55 anni, per un rapporto sessuale ma questi lo avrebbe aggredito afferrandolo per il collo e lui lo avrebbe accoltellato per difendersi.
La versione iniziale era stata che si era recato nell’appartamento per chiedere all’uomo di smettere di molestarlo telefonicamente e via chat ma la versione resa non convinceva gli inquirenti che invece sospettano che dietro l’omicidio ci sia una rapina finita male.
Determinante sarà trovare l’arma del delitto. Un coltello preso in cucina secondo il ragazzo, un’arma portata appositamente secondo i sospetti.
Determinare quale dei due casi sia quello effettivo modificherebbe molto la posizione del ragazzo che potrebbe finire accusato di omicidio premeditato se si fosse armato per andare all’appuntamento.
Sullo sfondo la possibilità che la vittima abbia contattato in qualche modo il giovane per “incontri” ma che in realtà si trattasse di un’esca lanciata proprio per trovare persone da rapinare che avessero poi la “convenienza” a non rivelare quanto accaduto per non dover dare spiegazioni in qualche modo imbarazzanti.
Di certo ci sono solo le coltellate, una decina, che hanno raggiunto l’uomo di 55 anni, al torace e all’addome, togliendogli ogni possibilità di sopravvivere.
Una furia che non convince gli inquirenti sulla versione della “reazione” ad una aggressione sessuale.