La Spezia – Usava uno stabile abbandonato vicino al carcere spezzino per nascondere la droga e preparare le dosi da rivendere ai tossicodipendenti ma è stato individuato e arrestato dagli agenti della squadra mobile della Questura.
In manette è finito un 21enne già noto agli uomini della sezione anti droga cui non è sfuggito il via vai verso uno stabile in abbandono nella zona del carcere.
Gli agenti hanno seguito in borghese il ragazzo su un bus che conduce in via Fontevivo e qui il giovane è sceso e dopo aver percorso la strada che fiancheggia il carcere è entrato nell’immobile fatiscente.
Gli agenti hanno atteso qualche minuto e poi sono entrati sorprendendo il giovane mentre preparava 29 dosi di cocaina, sostanza che aveva riposto all’interno di altrettanti sacchetti in cellophane, che stava chiudendo meticolosamente a mezzo termosaldatura. Addosso il ragazzo aveva altre 12 dosi mentre sul posto sono stati trovati altri 25 grammi circa di cocaina in sasso, caratterizzata da un elevato grado di purezza.
La droga pura, una volta tagliata e confezionata, avrebbe consentito la realizzazione di un altro centinaio di dosi.
Tra gli strumenti sequestrati nel corso della perquisizioone anche un bilancino di precisione ancora intriso di cocaina, numerosissimi sacchetti in cellophane vuoti, forbici nonché un accendino per realizzare la termosaldatura.
È, difatti, uso tra gli spacciatori confezionare la droga da destinare allo spaccio in sacchetti in cellophane sigillati con termosaldatura, in modo da agevolarne il trasporto, preservarne la qualità dagli agenti atmosferici e poterla nascondere all’interno della cavità orale e deglutire in caso di controlli delle forze dell’ordine.
Il ventunenne cittadino straniero, stante la flagranza del reato, è stato tratto in arresto ed associato presso la locale casa Circondariale in attesa di processo.
(Foto di Archivio)