Genova – Nuovo colpo di scena nelle indagini per l’omicidio di Nada Cella la ragazza trovata uccisa nell’ufficio di Chiavari dove lavorava, il 6 maggio del 1996. Dopo 27 anni dal delitto torna sul banco degli imputati Annalucia Cecere, la donna già entrata (e poi uscita scagionata) dalle indagini dell’epoca.
La Procura di Genova ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per la donna che, secondo l’ipotesi di accusa, avrebbe uccisa per gelosia e per rabbia contro una presunta rivale nel rapporto con il commercialista Marco Soracco.
A sorpresa viene indagato, non per l’omicidio ma per falsa testimonianza, anche il commercialista per cui Nadi Cella lavorava e che avrebbe nascosto, insieme all’anziana madre, preziose informazioni sulle circostante del delitto.
Non ci sono nuove prove schiaccianti, è bene sottolinearlo, ma dopo la riapertura delle indagini una serie di circostanze indurrebbero l’accusa a ritenere Annalucia Cecere la probabile assassina.
Alla prova del processo dovrà resistere la serie di nuove prove e circostanze concordanti che potrebbero portare al riconoscimento della colpa.
Dopo 27 anni, quindi, il cold case di Nadia Cella potrebbe trovare soluzione e la mamma della ragazza, che da decenni attende la verità, potrebbe finalmente sapere chi ha ucciso la figlia.