Genova – Rischia di finire in mezzo alla strada dopo aver lavorato una vita intera, colpito da un tumore ai polmoni che gli impedisce di farlo ancora e con l’età in cui, normalmente, si va in pensione. E’ la storia di Giuseppe Naso, 64 anni, ex ponteggiatore con la vita sconvolta prima dall’emergenza del Covid che ha fermato i cantieri dove ha sempre lavorato guadagnando di che mantenere moglie e figli, e poi da un tumore ai polmoni.
Giuseppe e la sua famiglia sono sotto sfratto e dopo una serie di rinvii concessi dalla proprietà e poi dal Sunia, il sindacato degli inquilini, dovrà presto lasciare l’abitazione e non ha di che pagare un affitto in un mercato in continuo rialzo, con le cure mediche che non lo fanno lavorare e i pochi soldi che figli e moglie portano a casa con lavori precari.
Una storia incredibile nel 2024, soprattutto perché Giuseppe avrebbe tutte le carte in regola per avere un alloggio popolare, una delle centinaia sfitte e – secondo il Sunia – abbandonate perché non ci sono i soldi per ristrutturarle e Arte non le può affidare così come sono.
Tra Giuseppe Naso e l’accesso ad un alloggio popolare c’è anche un altro ostacolo: per un certo periodo ha vissuto con la madre proprio in un alloggio popolare e la donna risulta morosa nei confronti dell’ente che allora gestiva le abitazioni. Per questo motivo Giuseppe non avrebbe diritto: perchè “le colpe dei padri ricadono sui figli”.
Ora Sunia e operai di Genova Solidale stanno cercando una soluzione ma se non ci saranno colpi di scena, tra qualche settimana Giuseppe, malato di tumore ai polmoni e famiglia si ritroveranno in mezzo ad una strada.