Genova – Indagini in corso per la morte dell’operaio di 45 anni che ieri pomeriggio è caduto dal tetto di una palazzina di 2 piani in via Carpenara, nel quartiere di Pegli. L’uomo stava lavorando sul tetto come operaio edile quando, per cause ancora da accertare, è precipitato dall’altezza di quasi 10 metri.
E’ stato il fratello a trovarlo ormai privo si sensi e a tentare di trasportarlo verso la strada dove sarebbe intervenuta più facilmente l’ambulanza del 118 ma per il ragazzo, Chokri Bouhali, di origini Tunisine e in Italia da 25 anni, con moglie e figlia è deceduto senza più riprendersi.
Ora si indaga per accertare se fosse da solo nel cantiere e se sono stati rispettati tutti i sistemi di sicurezza e le prescrizioni previste dalle normative contro gli incidenti sul lavoro. L’operaio, infatti, per lavorare in altezza avrebbe dovuto indossare una imbragatura.
Da chiarire anche se il giovane operaio lavorasse in proprio, con partita iva da artigiano o se, invece, fosse in sub appalto ad altre ditte.
Chokri Bouhali lascia una moglie e una figlia di 11 anni e la sua morte infiamma nuovamente la protesta dei sindacati che denunciano la strage continua di lavoratori e la continua riduzione del personale addetto al controllo e alle verifiche nei cantieri a dispetto dei proclami della politica che affronta il tema della sicurezza sul lavoro senza prevedere forti investimenti nel personale addetto ai controlli.