cocaina
Genova – Avevano trasformato una macelleria di Sestri Ponente in una base appoggio per un vasto traffico di stupefacenti. Le indagini della sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile di Genova ha arrestato tre persone di età compresa tra i 45 e i 56 anni, impegnati in una attività di spaccio di cocaina nei pressi di una macelleria che, secondo le ipotesi investigative, veniva utilizzata come base di stoccaggio e preparazione delle dosi.
Nei giorni scorsi la polizia aveva avuto notizia di una fiorente attività di spaccio di cocaina nella delegazione di Sestri Ponente nei pressi di una macelleria e pertanto sono scattati controlli e verifiche con servizi di osservazione discreta che hanno confermato la veridicità della segnalazione.
In particolare è stato rilevato che due dei tre uomini arrestati, tutti i pomeriggi stazionavano nei pressi della macelleria, dove effettuavano dei fugaci incontri con delle persone che subito si allontanavano, ed inoltre accedevano all’interno della macelleria dove s’intrattenevano con il gestore per diverso tempo, specie prima di effettuare delle cessioni, alimentando così il sospetto che il locale potesse fungere da deposito per lo stupefacente.
Alla prima occasione utile gli agenti hanno controllato un uomo che aveva preso contatti con uno dei presunti spacciatori e che si era poi allontanato velocemente, e lo hanno trovato in possesso di quattro dosi di cocaina.
A questo riscontro è scattata l’operazione che ha permesso agli uomini della Squadra Mobile ed all’Unità Cinofila della Polizia di Stato con il Cane Constantin, di accedere alla macelleria ed effettuare la perquisizione.
Il cane antidroga  “Constantin” non si è fatto distrarre dal preminente odore della carne e grazie all’addestramento e alla capacità dei suoi conduttori ha scoperto in brevissimo tempo un sacchetto di cellophane nascosto sotto al bancone di vendita, all’interno della quale vi erano 260 grammi di Cocaina, di cui 150 grammi “pura” ancora in forma solida ed il resto confezionata in oltre 250 bustine termosaldate ricavate dai sacchetti della macelleria.
Nel freezer, vi era un sacchetto contenete quasi € 7.500,00, probabile provento dell’attività di spaccio dato che il resoconto giornaliero del registratore di cassa ammontava a meno di dieci euro.
I tre uomini, già implicati in fatti analoghi, sono stati arrestati e trasferiti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.