Genova – Commercianti di piazza Colombo e zone limitrofe sul sentiero di guerra dopo l’annuncio dell’imminente acquisto di telecamere elettroniche che ufficialmente servono per “contare” gli accessi ma si possono convertire facilmente al controllo dei permessi Ztl. Lo stanziamento di 150mila euro c’è già e in pochi credono alle “rassicurazioni” su un uso “di osservazione” delle ormai prossime installazioni elettroniche.
Il tam tam sta scatenando le reazioni e assembramenti e capannelli di operatori commerciali si possono incontrare sempre più spesso.
Chiedono la marcia indietro immediata del Comune e l’assicurazione che ogni eventuale provvedimento verrà concordato con chi opera e lavora fisicamente sul posto – e non “gruppi” più o meno interessati alla questione – i commercianti della zona che potrebbe diventare una nuova Zona a Traffico Limitato come quelle che hanno già sollevato rivolte in ogni quartiere dove sono state istituite.
Il progetto appare e scompare dai cassetti di Palazzo Tursi ormai da anni ma i bene informati dicono che “la cosa” e quasi fatta e che appena terminate le elezioni, che potrebbero essere influenzate da una “rivolta” locale, il cammino prenderà una velocità sempre maggiore ed entro fine anno potrebbe partire la sperimentazione. Con l’anno nuovo, il provvedimento diverrebbe definitivo, con buona pace di chi deve spostare cose e persone e non potrà più farlo.
Lo scopo: pedonalizzare quanto più possibile, limitando al solo transito in determinati orari per auto dei residenti e furgoni per la consegna delle merci.
Provvedimenti che sono la fotocopia di altri già attivi come in via Cairoli e piazza della Meridiana – dove i residenti devono organizzarsi per la spesa e per eventuali trasporto di oggetti ingombranti solo in alcuni orari e a Nervi dove, per liberare 250 metri di strada dalle auto si è creato un tappo in punti diversi con code che coinvolgono persino il vicino comune di Bogliasco.
Sul tavolo ci sono le proposte di “liberare” posti auto nella zona, di riservare parte del parcheggio interrato di piazza della Vittoria o del parcheggio della Stazione di Brignole ai clienti dei negozi nella Ztl e altri progetti di difficile realizzazione poiché le parti da far sedere allo stesso tavolo sono troppe.
Di certo il messaggio lanciato dai commercianti della zona è chiaro: chi si illude di far passare la ZTL senza coinvolgere chi lavora e vive nella zona rischia di trovarsi davanti le “barricate”.