Genova – Dopo la festa da 130 milioni di euro con il borgo di Portofino “affittato” per una sera, i 1200 invitati al matrimonio dei nababbi indiani hanno potuto assistere in diretta all’arrivo della nave Sea Eye 4 che trasporta i 51 migranti salvati dal naufragio al largo delle coste maltesi e che hanno trascorso giorni e giorni in mare prima di poter sbarcare in quello che, stando alle nuove disposizioni del Governo, sarebbe “il primo porto sicuro” tra il luogo del naufragio e l’Italia.
Un “contrattempo” per magnati, imprenditori e VIP che solo 24 ore fa brindavano con fiumi di champagne al matrimonio dei rampolli di due delle famiglie più ricche ed influenti dell’India. Per molti genovesi una sorta di “contrappasso” per aver distrurbato il sonno di migliaia di persone con una festa danzante e con canti che sono andati avanti sino all’alba in palese violazione delle più elementari norme dell’educazione prima che delle Leggi per la tutela del riposo altrui.
I 51 migranti sono stati accolti dalla Croce Rossa che ha organizzato un ambulatorio mobile per i necessari controlli sanitari e le prime visite mediche.
I naufraghi sono per la maggior parte adulti e provengono da paesi africani come Nigeria, Senegal, Gambia e Ghana.