Genova – “I fondi di molte zone del quartiere non possono essere trasformati in box perchè l’area è considerata esondabile ma c’è chi ha progettato di scavare senza alcun problema”. Torna a crescere la tensione, nel quartiere di Sestri Ponente, per il progetto in corso di approvazione per la costruzione di un nuovo supermercato della catena Esselunga, in grande espansione in città da quando è cambiato il “colore” della giunta.
I negozianti mantengono tenui speranze ma sono pronti alla battaglia per contrastare un progetto che rischia di acuire in modo irrecuperabile la crisi economica dei piccoli esercizi commerciali della zona.
Le associazioni di categoria, unite nel considerare “disastroso” l’impatto del progetto sul tessuto commerciale della zona, studiano ricorsi e azioni legali in particolare sulle autorizzazioni a “scavare” in aree esondabili mentre la rivolta dei residenti e lavoratori del settore si concentrerà in proteste e richieste di trasparenza in particolare sugli interventi promessi sulla messa in sicurezza del torrente Chiaravagna, che nell’ottobre del 2010 ha portato la morte nel cuore del quartiere e danni pesantissimi con la sua esondazione, e con richieste di compensazioni e chiarimenti sull’impatto che il flusso di auto dirette al supermercato avrà sul traffico locale ed in particolare su via Albareto e via Hermada.
Le ultime speranze si concentrano nella seduta finale della Conferenza dei servizi convocata per domani, mercoledì 19 giugno, a Palazzo Tursi. Qui si discuterà l’ultimo passaggio chiave della vicenda e se ci sarà “luce verde” potranno partire già da subito i lavori nella ex area Cognetex che è stata già “ripulita” e preparata per i lavori nonostante non ci sia nessun via libera definitivo, altro particolare che, dopo la trasmissione Report trasmessa da Rai Tre, proprio sulle vicende collegate ai cantieri Esselunga di Firenze e di Genova San Benigno, con diversi morti nel capoluogo toscano e due incidenti (articolo 1 e articolo 2) fortunatamente senza vittime a Genova, suscita qualche “perplessità” insieme alle ben note vicende giudiziarie che hanno coinvolto il marchio della grande distribuzione nelle verifiche su un presunto giro di corruzione e favori.
Mentre le indagini fanno il loro corso, stabilendo se c’è stata correlazione lecita o meno tra i cospicui finanziamenti del colosso della grande distribuzione e la serie di autorizzazioni di Regione ed altri enti, i sindacati si preparano a puntare una lente di ingrandimento sui cantieri che potrebbero presto aprire poiché l’eco delle gravi irregolarità che sarebbero state rilevate in altri cantieri secondo la trasmissione di Rai Tre “Report” inducono ad una grande cautela sia sotto il profilo della sicurezza dei lavoratori che della regolarità dei rapporti di lavoro.
In mezzo restano i commercianti della zona di Sestri, preoccupatissimi del già delicato equilibrio economico che ha portato il quartiere a perdere più della metà dei posti di lavoro nel settore a causa di una serie di crisi e che ora, con l’arrivo di un maxi supermercato, con posteggi e servizi, rischia di subire l’ultimo ed inesorabile scossone.