La Spezia – Un appello sui Social per salvare e magari veder tornare agli antichi splendori Villa Toracca, magnifico esempio di Liberty eclettico dei primi decenni del ‘900.
Una residenza che a molti ricorda la “casa degli Addams” della fortunata serie TV e cha altri chiamano “villa delle streghe” forse in ricordo di tempi nei quali gruppi di ragazzini entravano di nascosto nella proprietà per avventurarsi nell’edificio che allora era disabitato.
La costruzione è ben visibile da viale San Bartolomeo, tra Porto Lotti e Mariperman e si racconta sia “passata da vescovi e bancari” e che negli anni 60/70 sarebbe stata resa inagibile da frane dovute al cedimento di tunnel che si vedono proprio da viale San Bartolomeo.
Una costruzione che risulterebbe essere privata ma che è nel cuore di molti che si rattristano a vederla sfiorire con gli anni e sempre più bisognosa di un “ritocco generale”.
Sulle pagine social della città appaiono le foto della Villa riprese dall’esterno e che mostrano arbusti e piante che crescono e avvolgono persino il tetto nella sua parte più alta e in molti vorrebbero che nascesse una iniziativa per ridare all’edificio e al parco, che pare conservi anche una fonte termale, lo splendore di un tempo, magari diventando una attrazione aperta ai turisti.
Le voci sull’edificio parlano di un grosso problema strutturale che potrebbe essere stato causato dal cedimento di antiche gallerie costruite ai tempi della Seconda Guerra mondiale per proteggere uomini ed armamenti della Marina Militare da eventuali attacchi e bombardamenti ma si tratta di informazioni riferite poiché l’edificio non è abitato e si fatica persino a risalire ai proprietari. C’è chi parla di più eredi e chi sostiene che la villa sorga, almeno parzialmente, su terreno demaniale e che possa quindi essere in parte “di pubblica proprietà”. Notizie che si sta cercando di verificare.
In attesa di chiarire il “giallo”, però, è certo che siano in molti a ricordare i fasti della Villa e la sua magnifica architettura e in molti chiedono se non sia possibile trovare un modo per ristrutturarla e magari aprirla al pubblico – anche solo in alcune giornate – per farne ammirare ai Cittadini e ai Turisti gli splendidi angoli e le trovate progettuali.