Sacrario Repubblica Sociale Italiana Genova Staglieno cimiteroGenova – Continua a far discutere il “caso” della targa che il Comune avrebbe deciso di restaurare all’interno del “sacrario dei caduti della RSI al cimitero di Staglieno. Oggi, nella seduta del consiglio comunale, il consigliere del Pd Ariel Dello Strologo ha chiesto lumi all’assessore Marta Brusoni.
“Premesso che – ha spiegato Dello Strologo – alla fine del 2023 aveva destato sconcerto la circostanza per la quale all’interno del cimitero di Staglieno vi fosse un piazzale dedicato ai caduti della Repubblica sociale italiana. Eppure nonostante le varie richieste e le assicurazioni offerte personalmente dal sindaco e dall’assessore competente anche in occasione di una seduta del consiglio comunale, che tra l’altro deliberò all’unanimità che non venissero utilizzati fondi pubblici per la restaurazione del sacrario sito sul piazzale, la targa con la intitolazione ai caduti della R.S.I. è ancora in bella posa per tutti coloro che vi transitano tra i quali i cittadini e le cittadine appartenenti alla comunità ebraica che debbono passare di lì per recarsi ad uno dei campi riservati alla sepoltura ebraica. Si chiedono chiarimenti al sindaco e all’assessore circa le ragioni di tale inaccettabile assenza di alcun intervento nonostante gli impegni assunti e le assicurazioni offerte”.

«L’origine della targa sul Sacrario RSI nel cimitero di Staglieno – ha spiegato l’assessore Marta Brusoni – risale al lontano 2014, con una apposita determina dirigenziale, la 188 del 26 novembre del 2014. È stata portata avanti dalla giunta Doria con un progetto che è stato realizzato nel 2015 in collaborazione con l’Università di Genova e la facoltà di Architettura e design, anche perché nel 2014 si è voluto dare un valore culturale e artistico alla targa. Questo è il motivo per cui ci vuole tempo per dare seguito alla sua richiesta, perché i soggetti coinvolti sono diversi. Il nome del largo in oggetto ha in origine sepolture in loco con lo stesso criterio di altri viali con tombe dedicate. L’area dove è presente questa targa, ci tengo a sottolineare, non è attualmente più oggetto di percorsi turistici ed è chiusa agli eventi. Ci tengo anche a ricordare che non abbiamo utilizzato soldi per il restauro di questa targa e che stiamo valutando – e di questo mi prendo la responsabilità – le diverse soluzioni perché la sua richiesta deve assolutamente essere presa in considerazione. Devo prendere una decisione, affinché io, come assessore ai Servizi civici, possa rispettare la memoria di tutti i defunti: questo è il mio dovere, affinché tutti i defunti possano essere rispettati».