Pigna – Stanno provocando un’ondata di sdegno le scritte antisemite, rivolte contro il sindaco Roberto Trutalli, comparse sul muro dell’ingresso del locale museo, vicino alla chiesa di San Michele.
“Trutalli ebreo brucia” sono le parole vergognose vergate da una mano anonima (per ora) con lo scopo di insultare il primo cittadino e, indirettamente, dare una chiave “razziale” ad una protesta contro la persona.
La frase ha indignato i cittadini che hanno eletto il sindaco così come chi invece non lo ha votato e indigna per il contenuto antisemita più che per l’uso dell’insulto per offendere un avversario politico.
Una preoccupazione condivisa da molti osservatori ma che al omento non preoccupa il diretto interessato che non si sente minacciato e preferirebbe non sporgere nemmeno denuncia.
Ma la diffusione della notizia ha già attivato – come previsto dalla Legge – le indagini sull’episodio e il responsabile potrebbe avere le ore contate.
La gravità del gesto va oltre, infatti, l’offesa per il primo cittadino e, ricordando una pagina atroce della nostra storia recente, preoccupa per la sua gravità.
L’istigazione all’odio razziale è un reato molto grave e le forze dell’ordine hanno il dovere di individuare l’autore e di asscurarlo alla Giustizia. Non tanto per l’offesa al sindaco che, scendendo in politica, avrà ben messo in conto offese ed attacchi non proprio educati ma per il richiamo alle pagine buie della Storia e ai milioni di persone che hanno sofferto direttamente o per i loro familiari