Genova – Un tavolo di lavoro, il prossimo 11 settembre, alle 13.30 per esaminare i problemi di Sampierdarena e per fare chiarezza, una volta per tutte, sulla volontà delle istituzioni di intervenire nel quartiere per riportare la situazione alla “normalità”.
L’appuntamento, più volte richiesto dal Municipio Centro Ovest, è stato finalmente fissato dopo la serie di episodi di violenza e micro-criminalità che ha fatto salire l’allarme sociale tra i residenti e preoccupa i commercianti che temono che i fatti di cronaca incidano sull’andamento degli affari.
Allo stesso tavolo siederanno gli assessori Sergio Gambino (Sicurezza) e Paola Bordilli (Commercio) ma anche i Prefetto ed il Questore e i vertici dei Carabinieri in città.
Scopo dell’incontro fare il punto della situazione e chiedere a chi dovrebbe garantire la sicurezza e la tranquillità dei residenti, cosa si può mettere in campo per evitare che il quartiere scivoli nel degrado.
In primis i residenti e il presidente del Municipio Colnaghi chiederanno conto agli assessori di alcune scelte non proprio in linea con le richieste dei cittadini e chiederà un elenco concreto di interventi che potranno essere valutati, nella loro realizzazione, da tutti i cittadini e senza possibilità di interpretazione.
Al Comune si chiederà in particolare di riportare nelle strade i controlli e gli agenti che sembra siano stati “spostati” nel Centro Storico ormai nel caos, con risse e scontri anche in pieno giorno, e che i “presidi” disposti in un quartiere non debbano significare l’abbandono, seppur temporaneo, per altri.
Verrà inoltre chiesto di studiare interventi mirati su alcune attività che aprono e chiudono (per disposizioni di legge) riproponendo gli stessi problemi ogni volta e che chi si occupa di Commercio lo faccia ascoltando le richieste degli operatori invece di favorire l’apertura di supermercati sempre nuovi ed in evidente contrasto con le campagne di promozione dei negozi “tradizionali” e di quartiere.
Richieste anche per le forze dell’ordine per una maggiore presenza sul territorio pur nella comprensione di organici sempre più ridotti e di risorse sempre più scarne.
L’appello alla politica dei Cittadini di Sampierdarena è chiaro:
“basta proclami e occorre passare ai fatti perché – spiegano i residenti – è facile parlare di sicurezza a parole per poi nascondersi dietro le risorse “limitate”. Specie quando chi decide a Roma ha lo stesso colore politico”.