Genova – Dovrebbe arrivare nella giornata di oggi la decisione finale dei partiti di Centro-Destra sul candidato presidente della Regione Liguria alle elezioni del 27 e 28 ottobre.
Un annuncio che potrebbe trasformarsi in un “colpo di scena” visto che la voce di una possibile candidatura del sindaco di Genova Marco Bucci si è trasformata in qualcosa di molto più consistente ed è una delle possibilità.
Nella giornata di ieri i rumors iniziali di un coinvolgimento del primo cittadino genovese si sono trasformati in conferme e pian piano è emerso che a Roma ci sarebbe una convergenza sul nome di Bucci per vari motivi.
In primis perché attorno al sindaco c’è già una convergenza dei partiti che sostengono l’attuale maggioranza a Palazzo Tursi e poi perché, rispetto a altri nomi, notorietà e propensione al voto ne farebbero un ottimo avversario rispetto ad Andrea Orlando, candidato del Centro-Sinistra che sembra “volare” nei sondaggi sulle intenzioni di voto.
Inoltre Bucci non dovrebbe dimettersi dall’incarico durante la campagna elettorale e solo in caso di elezione dovrebbe abbandonare Tursi e ci sarebbe tutto il tempo per preparare la sua “sostituzione” con l’attuale vice sindaco Pietro Piciocchi, da molti indicato come naturale successore di Bucci. Una soluzione che scioglierebbe anche l’empasse della mancata candidatura di Piciocchi in regione.
Contro c’è lo stato di salute del primo cittadino che non ha mai nascosto di essere stato sottoposto ad un delicato intervento per rimuovere un tumore al viso e che solo una settimana fa ha terminato un ciclo di radioterapia che lo ha fortemente debilitato e che potrebbe non essere l’ultimo.
Difficile pensare ad una persona non ancora in forma perfetta che si sottopone ad un tour de force su e giù per la Liguria.
Inoltre i progetti ed i lavori in corso per la trasformazione di Genova sono moltissimi e tutti fanno riferimento in qualche modo a Bucci che è anche commissario per la grande Diga che sostituirà la Diga Foranea del Porto, un progetto da oltre un miliardo di euro.
Anche nelle “piccole cose” già si avverte un certo “rallentamento” dell’attività gestionale del Comune (sfalci, manutenzioni, piccoli interventi nei quartieri) e in molti si domandano se il “sacrificio” di Bucci varrebbe poi una probabile rivolta dei genovesi.
Infine non è da sottovalutare l’impatto che avrebbe, sul centro-destra, una eventuale sconfitta. In un sol colpo si metterebbero in discussione i due capisaldi amministrativi (Regione e Comune) che sono stati governati ininterrottamente da oltre un decennio.
Non resta che attendere le decisioni romane e l’indicazione definitiva del candidato.
Le chance per Ilaria Cavo, percentualmente la più gradita dagli elettori, del vice ministro Edoardo Rixi, e dell’ex sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco, espressione di Forza Italia, sono inferiori rispetto a quelle messe sul piatto della bilancia dall’opzione Bucci ma consentirebbero comunque una battaglia all’ultimo voto per confermare al centro-destra la Regione Liguria.