Genova – Proseguono con l’analisi della copiosa massa di immagini e foto le indagini della Digos dopo i fatti di ieri notte, con teppisti legati alle squadre cittadine raggruppati tra Marassi e la Foce e armati di tutto punto come se dovessero dare vita ad uno scontro diretto tra fazioni opposte.
Le forze dell’ordine hanno promesso tolleranza zero in caso di scontri e le avvisaglie di quanto potrebbe accadere il 25 settembre, con il Derby di Coppa Italia tra Genoa e Sampdoria preoccupa molto chi ha la responsabilità di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.
Ieri notte gli scontri diretti sono stati evitati e l’impiego in forze di personale in assetto anti guerriglia ha “convinto” le due fazioni ad evitare lo scontro ma non ci sono garanzie che quanto avvenuto non possa ripetersi, magari a ridosso della partita che si dovrebbe disputare allo stadio Luigi Ferraris di Marassi.
La polizia ricorda che sono già 144 i Daspo in vigore a Genova, 23 emessi dopo i fatti del 5 maggio. Tra questi anche i provvedimenti “fuori contesto”, per fatti non accaduti allo stadio, che colpiscono soggetti già daspati, successivamente deferiti all’A.G. per il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere.
I provvedimenti prevedono il divieto di accesso agli impianti sportivi in tutto il territorio nazionale e dell’Unione Europea, compresi i centri sportivi ove le società sportive si allenano, nonché gli altri luoghi che abitualmente sono interessati dal transito dei tifosi, prima, durante e dopo l’incontro di calcio.
La durata può essere da 1 a 10 anni e la sanzione per la violazione è la reclusione da 1 a 3 anni e la multa da 10.000 a 40.000 euro, nonché l’arresto facoltativo anche in flagranza differita.
La maggior parte dei DASPO emessi dalla Questura di Genova prescrivono anche l’obbligo di firma presso gli Uffici di Polizia, di norma, 15 minuti dopo l’inizio della gara e 15 minuti prima della fine dell’incontro, misura convalidata dall’A.G.
Secondo la ricostruzione della Polizia, ieri sera due gruppi contrapposti di teppisti mascherati da tifosi, da un lato genoani, attestati in piazza delle Americhe e, dall’altro, doriani avanzati fino a Piazza Carlo Forte, si sono sfidati a distanza.
Il servizio di prevenzione e presidio delle aree sensibili, previsto con reparti inquadrati e territoriali, ha scongiurato manovre di avvicinamento.
I due gruppi, verso le ore 01.00, defluivano alla spicciolata.
E’ in corso l’analisi delle immagini della videosorveglianza cittadina e del copioso materiale raccolto dalla Polizia Scientifica per addivenire alle identificazioni del caso in ordine al travisamento, alla detenzione di armi improprie e al grave imbrattamento perpetrato allo stadio, per l’attribuzione delle singole responsabilità. All’esito, l’avvio in via d’urgenza delle istruttorie per l’emissione dei conseguenti DASPO.