Genova – Partite giocate e porte chiuse e senza pubblico e divieto di trasferta per tre partite di seguito. Arriva come un macigno la “punizione” decida dall’Osservatorio sulle manifestazione sportive dopo gli scontri che hanno macchiato il pre, il durante e il dopo il derby della Lanterna, al Ferraris di Marassi, tra Genoa e Sampdoria.
I primi a pagare “il conto” per i danni causati dai teppisti mascherati da tifosi, saranno i veri supporter del Genoa che domani, alle ore 18, non potranno assistere alla partita con la Juventus.
Niente tifo sulle gradinate nemmeno per Sampdoria – Juve Stabia prevista venerdì prossimo, venerdì 4 ottobre. Si giocherà a porte chiuse alle 20.30.
Punizioni che colpiscono 28mila abbonati del Genoa e 19mila della Sampdoria e che, si spera, servano almeno a convincere i veri tifosi a pretendere una netta separazione e un allontanamento immediato dallo stadio e dalle tifoserie, di chi, con il suo comportamento, ha causato un simile danno per gli altri tifosi “per bene”.
La punizione è stata estesa anche alle trasferte e quindi niente tifoseria al seguito della Sampdoria a Modena e niente supporter del Grifone ad Atalanta, il 5 ottobre.
Niente trasferta per i genoani neppure con la Lazio il 27 ottobre e con il Parma il 4 novembre.
Blucerchiati senza trasferte, invece, anche con il Cesena il 19 ottobre e con il Cittadella il prossimo 29 ottobre.
La notizia sta scatenando la rabbia delle tifoserie e c’è già chi chiede ai “veri responsabili” di farsi avanti e di “consegnarsi” per cercare almeno di ottenere uno sconto di pena a fronte di un atto di responsabilità.
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