Savona – E’ disperso dal 14 settembre sulle pendici del Monviso e di lui ancora nessuna traccia. Sono ormai ridotte al lumicino le speranze di ritrovare ancora in vita Nicola Ivaldo, il chirurgo savonese scomparso durante un’escursione.
L’uomo, appassionato di montagna, aveva lasciato l’auto in un posteggio di Pontechinale, il località Castello, per poi impegnare uno dei tanti sentieri che salgono sulle alture della zona.
Alla sera però non è rientrato e sono scattate le ricerche che, ad oggi, dopo 17 giorni, non hanno ancora dato alcun esito.
Nicola Ivaldo sembra scomparso nel nulla e il maltempo che da giorni imperversa, a ondate, nella zona, potrebbe aver giocato un ruolo tragico nella vicenda. Inoltre, nei giorni di bel tempo, il numero delle persone che ha percorso i sentieri è stato piuttosto alto e nessuno di loro ha avvistato nulla. Particolare che può far pensare ad una caduta in un luogo impervio oppure alla decisione di impegnare un sentiero poco conosciuto.
Le ultime tracce del chirurgo appassionato di montagna sono quelle registrate dalle celle della telefonia mobile della zona. Il telefono di Ivaldo ha agganciato la cella di Pinerolo, in provincia di Torino, che si trova sul versante opposto a quello della Val Varaita, nel cuneese dove si pensava si trovasse il medico.
Per questo motivo non è stato possibile, ad oggi, concentrare le ricerche in punti specifici e questo, oltre al maltempo, ha reso estremi gli interventi di soccorso.