Genova – Un flashmob di protesta contro il progetto per la costruzione della funivia che dovrebbe collegare la stazione marittima con i forti attorno al capoluogo.
L’appuntamento è per sabato 5 ottobre dalle 10.00 alle 12.00 davanti al cantiere in via Bersaglieri d’Italia, di fronte all’uscita della metro di Principe.
Gli attivisti del circolo di Legambiente Polis e del gruppo “Con i piedi per terra” trasformeranno il cantiere della funivia Stazione Marittima – forte Begato in uno spazio di partecipazione attiva e creativa per ribadire il NO a un’opera inutile che impatterà soprattutto sui quartieri di Lagaccio, Oregina, San Teodoro e Granarolo, ma anche sul resto della città.
«L’allestimento-performance sarà un momento collettivo per raccontare due anni e mezzo di resistenza attraverso articoli, immagini e volti di chi è stato al nostro fianco e di chi vorrà metterci la faccia – racconta Irene Sanguineti, di Legambiente Polis – Invitiamo chiunque voglia partecipare a portare il proprio contributo e a lasciare un segno visibile sul cantiere. Sarà anche l’occasione, per chi lo desidera, di sostenere la battaglia legale con una donazione».
La battaglia va avanti su più fronti: dal 28 agosto scorso tantissime persone sono in presidio permanente, ogni giorno, in via Bersaglieri d’Italia per ricordare all’Amministrazione il loro NO alla funivia e per continuare a informare chi ancora non sa dell’opera e dei suoi impatti economici, sociali e ambientali.
Una resistenza, allargata a sempre più realtà, che l’Amministrazione continua a ignorare, trincerandosi nelle stanze di Tursi ed evitando un vero dialogo con le cittadine e cittadini.
«Cerchiamo di creare partecipazione – dichiarano dal Comitato Con i Piedi per Terra, l’opposto insomma di quello che ha fatto il Comune fino a oggi, evitando accuratamente di parlare del progetto con chi in questi quartieri ci abita».
Anche sul versante legale la lotta continua. Ad agosto è stato presentato il quarto ricorso a seguito del parere favorevole, anche se con prescrizioni, al progetto espresso dalla Soprintendenza Speciale per il PNRR. Nel frattempo il TAR ha fissato la prima udienza a maggio del 2025.