Genova – E’ accusato di pedopornografia il 21enne individuato dalla polizia postale mentre contattava ragazzine e bambine sulle chat di messaggistica, fingendosi un coetaneo.
Il ragazzo avrebbe spinto le giovani – la più piccola delle vittime ha appena 9 anni – a inviare fotografie sempre più intime partendo da scatti senza vestiti per arrivare a veri e propri atti sessuali.
Immagini che “collezionava” e che scambiava con altri pedofili attraverso sistemi informatici che pensava fossero impossibili da intercettare.
Il canale usato era quello di snapchat, la piattaforma di messaggistica molto utilizzata tra i più giovani soprattutto per la possibilità di far “scomparire” quanto pubblicato per non lasciare traccia.
Le madri di alcune bambine hanno scoperto i messaggi insospettite dall’uso massiccio dei telefoni cellulari ed hanno subito denunciato permettendo alla polizia postale di seguire le tracce del giovane sulla Rete sino a individuarlo e catturarlo.
Interrogato, il giovane ha dichiarato di non essersi reso conto dell’età delle sue vittime ma le perizie legali sui materiali sequestrati potranno inchiodarlo alle sue responsabilità.
Torna l’invito delle forze dell’ordine a non lasciare da soli i ragazzi e le ragazze con telefoni cellulari e strumenti in grado di navigare sul Web e di verificare sempre il tipo di conversazioni che i ragazzi intrattegono con quelli che pensano essere loro coetanei.
Pedofili e persone senza scrupoli hanno ormai imparato a celare le loro identità e a convincere i più piccoli a intrattenere conversazioni che iniziano in modo innocente per finire nell’orrore.