vigili del fuoco archivioLavagna (Genova) – I vicini di casa pensavano che si fosse trasferita in una casa di riposo ma la donna era morta in casa almeno da inizio anno, quasi 10 mesi fa. Nuova tragedia della solitudine con il corpo senza vita di una 88enne trovato ormai in avanzato stato di decomposizione nell’appartamento di via Sambuceti dove viveva da sola e senza parenti conosciuti.
E’ morta così Elisa Bolognesi, classe 1936, con i vicini di casa che smettono di vederla “almeno da primavera” ma che potrebbero non essersi accorti della sua morte per quasi un anno.
A fare la macabra scoperta sono stati gli operai che stanno ristrutturando l’edificio e che salendo e scendendo le impalcature hanno notato qualcosa di strano nell’appartamento ed hanno chiesto l’intervento del 112.
Il numero di emergenza ha mandato i vigili del fuoco e un’ambulanza ma quando i pompieri hanno aperto la porta di casa hanno subito capito che di soccorso ormai non c’era più bisogno.
Il corpo senza vita della donna era riverso a terra, ormai irriconoscibile.
Una morte che si spera immediata, fulminea e senza scampo ma che mette i brividi in una società dove può accadere di morire in casa senza che nessuno se ne accorga per mesi.
Alcuni vicini di casa hanno spiegato che la donna aveva parlato di un ricovero in casa di riposo e quindi, non vedendola più uscire o affacciarsi alla finestra, tutti avevano pensato che quello fosse avvenuto.
Ora sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso, la data orientativa della morte e se sul corpo siano presenti eventuali tracce di violenza ma il caso della morte della pensionata riporta di attualità le riflessioni sulla qualità della vita degli anziani e sul modo evidentemente inefficace della società di prendersi cura di loro.

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