La Spezia – Ha inseguito il cane che gli era sfuggito dopo essere rimasto legato per ore e lo ha colpito alla testa con un pugno e lo ha preso a calci. E’ stato denunciato per maltrattamenti e per aver minacciato una persona che lo aveva ripreso per il modo in cui trattava il proprio cane l’uomo identificato dalla polizia a seguito di una denuncia di un privato cittadino.
L’uomo, noto alle forze dell’ordine per altri reati, si trovava in piazza Brin in un locale quando l’animale, un grosso cane da guardia, si è liberato ed ha iniziato a correre per la piazza, probabilmente stufo di restare legato mentre il padrone faceva abbondanti bevute.
A quel punto il padrone lo ha recuperato e strattonato, facendolo urtare contro una colonna dell’edificio e successivamente, senza alcuna necessità, lo ha colpito più volte, in particolare sferrandogli un forte colpo sulla testa con la mano ed un violentissimo calcio all’altezza del collo.
Sfogata così la sua ira nei confronti dell’animale, l’uomo si era scagliato anche contro un passante, reo verosimilmente di averlo rimproverato per il suo atteggiamento violento verso il povero animale.
Nei giorni successivi gli agenti di polizia hanno approfondito le indagini, sentendo ulteriori testimoni, tutti soggetti gravitanti nella piazza, che confermavano gli atteggiamenti violenti del padrone.
Il responsabile del deprecabile gesto nei confronti del cane veniva quindi convocato presso il Comando di viale Amendola e denunciato a piede libero per il reato previsto dall’art. 544 ter C.P. mentre è in fase di approfondimento la posizione della proprietaria dell’animale, compagna dell’autore del gesto a cui spesso era affidato. Il cane, un meticcio simil-corso di circa 1 anno dal carattere mansueto, veniva sottratto alla coppia ed affidato alle cure del Canile Municipale della Spezia, gestito dall’associazione “L’Impronta – Volontari Indipendenti Canile ODV”, ove – dopo un percorso finalizzato al recupero delle condizioni di salute e di benessere – sarà disponibile per l’adozione, nella speranza che possa trovare una famiglia che gli possa fornire l’affetto e le attenzioni che fino ad oggi gli sono state negate.