Genova – Almeno per il momento, non andrà in carcere il carrozziere sospettato di essere l’autore del celebre Delitto del trapano, verificatosi nella notte del 5 settembre del 1995 in vico degli Indoratori, nel cuore del centro storico genovese, nell’appartamento dove la vittima, la 42enne Luigia Borrelli, si prostituiva.
A stabilirlo è stata la Cassazione, che ha respinto la richiesta di carcerazione della pm Patrizia Petruzziello. Al momento non sono ancora state rese note le motivazioni della Corte.
Il delitto è irrisolto da quasi trent’anni, ma una svolta è arrivata nelle ultime settimane con il test del Dna che ha individuato il carrozziere di 65 anni, Fortunato Verduci, come possibile responsabile dell’omicidio. Il prossimo lunedì 2 dicembre è previsto il conferimento dell’incarico per il nuovo prelievo ufficiale del Dna di Verduci.