La Spezia – Nessuna risposta definitiva dall’autopsia sul corpo di Enrico Albero, il 64enne trovato morto, seminudo, vicino alla sua auto trovata a Vezzano, nell’entroterra spezzino. L’esame del medico legale non ha chiarito se le ferite, i lividi, le macchie di sangue e il fatto di essere stato trovato seminudo, siano elementi di prova a suffragio di una delle piste delle indagini in corso. Non è chiaro, dunque, se l’idraulico trovato morto in circostanze molto sospette, sia stato ucciso o si sia tolto la vita o, ancora, se sia stato vittima di un malore magari indotto da farmaci.
Il medico legale ha chiesto altri 60 giorni per ultimare gli esami medici e tossicologici per accertare le cause del decesso.
Il caso resta aperto e così pure il fascicolo aperto dal magistrato competente, al momento con l’ipotesi di reato contro ignoti per omicidio colposo.
La moglie dell’uomo e le figlie sono state nuovamente ascoltate per chiarire l’atmosfera vissuta in casa al momento della lite furiosa con la moglie che avrebbe portato – secondo quanto dichiarato dalla donna – a colpire con una testata un mobile ferendosi al volto e al cranio.
La lite ha portato anche alla distruzione del telefono cellulare e inoltre Enrico Albero, prima di lasciare l’abitazione avrebbe pronunciato frasi sibilline e annunciato un lutto per Natale. Particolari che, se confermati, potrebbero indicare una volontà suicida.
Ma non è chiaro perché l’uomo sia stato trovato all’esterno della sua vettura, lungo una stradina di campagna che conduce ad un rustico di sua proprietà, e ancora, a torso nudo e senza scarpe e con una maglietta sporca di sangue.
Inoltre il corpo sarebbe stato trovato “impigliato” tra il filo spinato di una recinzione come se si fosse (o fosse stato) lanciato contro.
Circostanze sospette che non possono far escludere un atto violento, magari una aggressione terminata in delitto.