Moody presidio chiusuraGenova – Torna a crescere la preoccupazione dei dipendenti di Moody, il locale storico di Piccapietra chiuso ormai da mesi, in seguito ad un principio di incendio.
Il prossimo 15 gennaio scade la “moratoria” concordata tra Comune di Genova e il gruppo svizzero che gestiva il locale, per rinviare trasferimenti e licenziamenti per chi non accetta di spostarsi in altri locali e non essendoci alcuna novità si torna a temere che, scaduto il rinvio, tutto precipiti.
Le trattative con un gruppo interessato a rilevare il locale sembrano rallentate, probabilmente dal fatto che la proprietà del locale è del gruppo Qui Ticket su cui pende giudizio della magistratura per il crack, ma intanto i lavoratori restano a casa e cercano di capire quale sarà il loro futuro.
La Filcams Cgil ha chiesto ed ottenuto dall’assessore Mascia un incontro, il 13 gennaio, in Comune per aggiornamenti sulla vicenda che vede in grave difficoltà i 26 dipendenti dello storico bar ristorante Moody.

“All’Assessore – scrive Filcams Cgil – chiederemo nuovamente che il Comune si faccia carico di questa vertenza a garanzia di tutta l’occupazione e del rilancio dell’attività del Moody collocato in posizione strategica del centro cittadino”.

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