Quinto vetrata spaccata vetrinaGenova – E’ stata individuata e smantellata la banda di malviventi che colpiva negozi ed attività mandando in frantumi le vetrine dei negozi. Otto le persone arrestate dai carabinieri al termine di approfondite indagini che hanno portato all’individuazione di una vera e propria organizzazione.
La “firma” della banda era l’uso di un tombino di ghisa o parti di esso, per mandare in frantumi le vetrine o la porta vetro del negozio per poi rubare all’interno.
Moltissimi i colpi tra Genova ed Arenzano. La banda era diventata il terrore dei negozianti anche perché, a fronte di furti di poche decine di euro, i commercianti si ritrovavano danni per migliaia di euro.
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Genova Centro e personale della
compagnia di Arenzano hanno arrestato 8 persone, 6 uomini e due donne appartenenti, secondo i sospetti, al gruppo ribattezzato “la banda dei tombini”, che colpiva con il metodo della cosiddetta “spaccata”.
La banda utilizzava tombini e grate metalliche presenti nelle vicinanze e le lanciava contro le vetrine sino a mandarle in mille pezzi e poi i ladri entravano nel locale e rubavano velocemente tutto quello che riuscivano a prelevare.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i malviventi avrebbero messo a segno diversi colpi, dividendosi spesso in gruppetti di due/tre persone ma agendo anche individualmente, prendendo di mira tra i mesi di ottobre e dicembre 2024 numerosi bar, ristoranti e rivenditori commerciali del comune di Genova, in particolare del Centro storico, e di
Arenzano.
L’escalation del fenomeno criminale che aveva creato particolare allarme nel territorio ha fatto scattare la risposta della Procura della Repubblica di Genova e dai carabinieri che, proprio per arginare la raffica di furti, hanno prontamente attivato un piano coordinato di azione: da un lato, sotto il profilo preventivo, con l’impiego di numerose pattuglie che in orari serali e notturni, perlustravano il territorio tenendo sotto controllo le attività commerciali; dall’altro però, sotto la diretta direzione della Procura di Genova, i militari dell’Arma analizzavano accuratamente le immagini video acquisite dagli innumerevoli sistemi di videosorveglianza installati nelle zone interessate dagli eventi, allo scopo di ricostruire i vari eventi ed individuare gli autori.
I numerosi servizi di osservazione effettuati in borgese hanno tra l’altro permesso di arrestare in flagranza uno degli appartenenti alla banda e denunciare altri due soggetti (non colpiti dal provvedimento cautelare) dopo un furto consumato ad Arenzano a fine dicembre 2024.
Il susseguirsi dei furti aveva creato un’ondata di tangibile preoccupazione tra gli esercenti,
danneggiati in particolare dall’effrazione dei vetri o delle porte di ingresso, oltre che privati
dell’incasso o di altri oggetti rinvenuti dagli indagati all’interno dei locali (vari prodotti in vendita tra cui alcolici, tablet per ordinazioni, registratori di cassa): il solo denaro contante
complessivamente sottratto ammonta a circa 15.000 euro.

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