Genova – La Guardia Costiera ha disposto il fermo amministrativo di due navi mercantili, tra le dieci ispezionate dall’inizio dell’anno, nell’ambito delle attività di controllo ambientale e di sicurezza condotte dal personale del Port State Control sulle unità straniere in transito nei nostri porti. Sono stati emessi due provvedimenti di detenzione nei confronti delle navi Commander e Salammbo al termine di approfondite verifiche che hanno evidenziato gravi carenze in materia di sicurezza della navigazione e tutela ambientale.
La prima nave fermata, la COMMANDER, un general cargo battente bandiera di Vanuatu, con oltre 30 anni di servizio e una stazza di circa 3.000 tonnellate, è stata selezionata grazie al sistema di targeting sviluppato dal Comando Generale della Guardia Costiera. Il sistema, in linea con gli obiettivi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, analizza una serie di dati relativi alle navi, considerando elementi come la performance della compagnia, la bandiera e i risultati di precedenti ispezioni. L’analisi dei dati, in particolare la bassa performance della compagnia e le carenze già segnalate in una precedente ispezione ha permesso di individuare la nave come priorità per il controllo. Dopo tre giorni di fermo, la nave è stata autorizzata a ripartire, a seguito di una re-ispezione che ha verificato l’avvenuta risoluzione delle criticità tecniche, operative e documentali, in collaborazione con lo Stato di bandiera e l’Ente di Classifica.
La seconda nave, la SALAMMBO, un ro-ro cargo di bandiera tunisina con oltre 20 anni di servizio e una stazza di circa 20.000 tonnellate, è stata sottoposta a ispezione per il suo elevato profilo di rischio. Anche su questa nave sono state riscontrate gravi deficienze, tra cui problemi ai mezzi collettivi di salvataggio e all’impianto di trattamento delle acque nere, in violazione delle normative ambientali vigenti. Al momento, la nave rimane in stato di fermo, in attesa della risoluzione delle criticità segnalate.
L’Ammiraglio Piero Pellizzari, Comandante del porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria, sottolinea l’importanza del Port State Control per garantire il rispetto rigoroso degli standard internazionali ed europei, con l’obiettivo di migliorare costantemente le condizioni di sicurezza del trasporto marittimo. “Lo scorso anno, a Genova, su 120 navi straniere ispezionate, 10 sono state fermate per violazioni legate alla sicurezza della navigazione e alla protezione ambientale, incluse irregolarità sulle emissioni di ossidi di azoto (NOx), un tema alla nostra costante attenzione”