Francesca Testino GenovaGenova – Sarà un’indagine aperta dalla magistratura ad accertare se Francesca Testino, la formatrice del centro per l’Impiego di via Cesarea poteva essere salvata dal crollo della palma che l’ha travolta ed uccisa, ieri pomeriggio, nella centralissima piazza Paolo da Novi, alla Foce.
Residenti della zona hanno infatti denunciato che la pianta era visibilmente “pendente” e che ci sono foto pubblicate sui social e richieste pubbliche di verifica addirittura dal 2020. Richieste alle quali assessori del locale Municipio rispondono di aver richiesto controlli e accertamenti.
Enorme lo sconcerto di chi da tempo segnalava l’anomalia di una pianta che sarebbe stata spesso “legata” con cavi di acciaio che non sarebbero stati presenti al momento del tragico incidente.
In particolare colpisce il post pubblicato sulla pagina “Genova contro il degrado” in cui una cittadina scriv: “Secondo me con questo vento questa palma non resterà in piedi per molto tempo. Piazza Paolo da Novi Genova”. Un tragico presentimento legato alle condizioni apparenti della palma.
E tuttavia l’azienda incaricata dal Comune di Genova della cura del verde pubblico, Aster, in una nota fa sapere che non c’era “alcun indice di pericolo” e che “da anni, l’azienda operava un attento monitoraggio della pianta attraverso gli strumenti disponibili per valutare eventuali segnali di cedimento. L’ultimo rilevamento era avvenuto il 20 settembre 2024 e non aveva manifestato alcun indice di pericolo. I nostri tecnici sono al lavoro per accertare le cause del crollo”.
A margine della tragedia, infatti, si è scatenata anche la dura polemica sul taglio di moltissimi alberi proprio per supposto pericolo, con abbattimenti lampo che, se contestati dai Cittadini o dalle associazioni ambientaliste o di tutela paesaggistica, vengono “zittite” con presunte emergenze inderogabili che non permettono contro analisi.
Abbattimenti spesso autorizzati da ispezioni visive mentre gli esperti del settore insistono nel sostenere che vi siano apparecchiature speciali in grado di esaminare il tronco degli alberi senza doverli tagliare e che criticano duramente la sola ispezione visiva per una “sentenza” di abbatimento.
Da tempo le associazioni ambientaliste e di tutela del patrimonio paesaggistico si domandano (e domandano al Comune) se Aster disponga o meno di questi macchinari ma senza ottenere risposta.
Ora sarà un magistrato ed una indagine approfondita a valutare se, davvero, sia stato fatto tutto il necessario per salvare la vita di Francesca Testino che purtoppo ha perso la vita in un incidente davvero impensabile in una grande città come Genova.
palma crollata piazza Paolo da Novi Genova Foce
palma piazza Paolo da Novi

 

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