Genova – Non si placa la serie di reazioni alla lettera del sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, candidato del centro-destra per la corsa a sindaco – nella quale si scusa per la morte di Francesca Testino travolta da una palma in piazza Paolo da Novi alla Foce per poi puntare il dito in modo diretto contro “ambientalisti” e associazioni di difesa del paesaggio, accusati più o meno velatamente di essere i veri colpevoli di quanto avvenuto.
Lettera che sta scatenando le proteste dei diretti interessati ma anche di gran parte della politica che critica il modo in cui Piciocchi sembra volersi difendere, “in anticipo”, ancor prima di ricevere un eventuale “atto dovuto” ovvero un probabile coinvolgimento, diretto o indiretto e comunque da provare, nelle indagini per la morte della donna.
La maggior parte dei “contestatori” ricorda al candidato sindaco la sequenza di alberi che sono stati abbattuti, incuranti delle lamentele e delle proteste degli ambientalisti che sono sempre state pacifiche e certamente non violente.
Si citano gli abbattimenti di viale Thaon di Revel, davanti alla stazione di Brignole – con una decina di alberi ultra-centenari ridotti a monconi tra le proteste, l’albero di spianata Castelletto abbattuto tra le polemiche, ed ancora i platani tagliati senza alcun problema lungo il Bisagno, e nella centralissima piazza Verdi, all’angolo con via Cadorna senza contare il “dietro front” sugli alberi di corso Andrea Podestà a Carignano, prima condannati a morte e poi “graziati”.
Inoltre in molti fanno notare che se anche fosse stata avanzata una protesta, nessuno avrebbe impedito che la palma venisse “legata” o “puntellata” come suggerito da esperti botanici.
Tra le risposte al sindaco facente funzini anche quella di Europa Verde Genova che riportiamo:
“In merito alla lettera a firma di Pietro Piciocchi – scrivono Giorgia e Leonardo Parodi, portavoce di Europa Verde – è necessario ristabilire la verità su chi ha davvero responsabilità nella gestione del verde pubblico a Genova. Il sindaco facente funzioni Piciocchi accusa Europa Verde e i comitati ambientalisti di essere “ipocriti” e di ostacolare la gestione del verde urbano. La realtà è l’esatto contrario: da anni denunciamo che la manutenzione del verde in città è inesistente. Non esiste un piano serio di gestione e monitoraggio degli alberi, e si interviene solo in emergenza, dopo segnalazioni o tragedie”. “Questo non è un modello sostenibile – prosegue Europa Verde – ma il risultato di una politica miope che ignora il problema fino a quando diventa ingestibile. La manutenzione, specie nelle situazioni di pericolo e incolumità pubblica, è un’attività che prescinde dalla politica e delle polemiche. E’ una attività tecnica che deve essere svolta in piena autonomia e deve avere come unico faro le valutazioni effettuate da specialisti”.
“A Genova – prosegue ancora la risposta di Europa Verde – si ha invece l’impressione, da anni, che si proceda solo con abbattimenti indiscriminati anziché attuare una manutenzione costante che garantisca sicurezza senza ridurre il patrimonio arboreo. Chiediamo da tempo trasparenza: quali sono i criteri di valutazione? Perché non viene fatto un monitoraggio preventivo sistematico? Perché i cittadini scoprono gli abbattimenti solo a decisioni già prese?”.
I rappresentanti di Europa Verde pensano invece che “se oggi la città ha alberi pericolanti è perché la giunta ha trascurato la manutenzione per anni. Le piante non diventano improvvisamente pericolose: è la mancanza di cure che le rende un rischio. Abbattere non è la soluzione, è solo l’ammissione del fallimento nella gestione del verde pubblico che a una Giunta Bucci e ora Piciocchi smaniosa di costruire ed edificare, non è mai interessato un granché”.
“Basta vedere cosa ne è della norma nazionale del 2013 che prevede l’obbligo di piantumazione di un albero per ogni nuova nascita nei Comuni sopra i 15 mila abitanti – scrivono gli ambientalisti – Genova non rispetta queste norme dicendo che mancano i fondi: ma quello che manca è la volontà politica, ovvero il totale disinteresse verso gli alberi e quindi il benessere delle persone. Europa Verde continuerà a chiedere un piano serio di manutenzione preventiva, con censimenti periodici e interventi mirati, per evitare di dover scegliere tra la sicurezza e la tutela del verde. Chi governa la città si assuma le proprie responsabilità, invece di scaricarle su chi chiede trasparenza e rispetto per il bene comune. Senza tra l’altro essere mai ascoltato. Quando mai Tursi negli ultimi anni si è fermato di fronte alle proteste dei cittadini? Pensiamo alla funivia del Lagaccio, pensiamo allo skymetro: dove nonostante decine di proteste con centinaia di persone il Comune non si vuole fermare nemmeno davanti all’abbattimento di una scuola. Figuriamoci se si fa problemi ad abbattere un albero.
Noi non sappiamo se la tragedia che è accaduta è colpa dell’amministrazione: sarà un’inchiesta a stabilirlo. Siamo invece certi che se c’è un pericolo l’amministrazione deve eliminarlo, per tutelare gli abitanti. Ma deve farlo in trasparenza: che è esattamente l’opposto di lanciare accuse a vanvera, solo per mascherare la propria debolezza”.